Le grandi menti

A volte arrivano sotto traccia alcuni film che rischiano di passare inosservati tra tutte le uscite settimanali e che invece meriterebbero maggiore attenzione.
 
Per questo oggi vi segnaliamo “Il professore cambia scuola” (Les grands esprits) che arriva in sala da questo giovedi’.

 

Francois Foucault insegna nel più prestigioso liceo della Parigi bene. Per farsi bello con una funzionaria ministeriale, si lancia in dichiarazioni di principio che lo precipitano suo malgrado direttamente nella più disagiata scuola delle banlieue. Una realtà che tenta di dominare con i suoi metodi completamente inadeguati e fallimentari. Finché non capisce che deve rovesciare il suo punto di partenza.
Attraverso l’empatia e la comprensione, François riesce a far breccia sui ragazzi e il suo ruolo d’insegnante riuscirà ad affermarsi e a fare di lui un nuovo “Capitano, mio capitano”…
Tra successi, sconfitte, momenti bui e felicità, quando finisce il suo anno di esilio, i suoi studenti sono cambiati. E lui di più.

 

Dirige Olivier Ayache-Vidal (al suo esordio) con Denis Podalydès, Abdoulaye Diallo, Tabono Tandi.


 

Maurizio Nicolai era presente per vedere il film in anteprima e allora lasciamo spazio alla sua recensione:
 
Ennesima prova che indaga il mondo, mai abbastanza conosciuto, della scuola. La filmografia francese ha affrontato il tema in numerosissime chiavi, scuole di campagna, atelier di scrittura, partecipazioni a concorsi ministeriali e molto altro ancora. In questa commedia, LES GRANDS EPRITS, questa la sua cifra prevalente, le tematiche scolastiche sono affrontate con rigore e leggerezza.
Dal prestigioso liceo (Enrico IV o Filippo I?) il protagonista è catapultato in una scuola professionale della banlieue parigina. È’ un insegnante saccente e la sua ironia rasenta l’arroganza, vizio di famiglia, con fermezza prima e nel tempo molta comprensione riuscirà a entrare in empatia con un gruppo di studenti disinteressati. Una storia che svela quanto lavoro sia necessario per tutti quelli che intendano svolgere il ruolo di educatori in qualsiasi ambiente.
Il regista mostra un’approfondita conoscenza delle dinamiche tra colleghi e le secche della burocrazia, e ci mostra una pedagogia intelligente, ricca di spirito e sentimento, resta il nodo della matematica!

 

Sei curiosi di vedere il trailer ufficiale ?

 


 

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