Il potere dell’immaginazione artistica

Steve Carell e’ uno dei nostri attori preferiti e ci dispiace che nella sua lunga carriera, capace di passare da ruoli brillanti (“Little Miss Sunshine”, “40 anni vergine”) a ruoli drammatici (“Foxcatcher – Una storia americana“, “La grande scommessa“, “Vice – L’uomo nell’ombra“) abbia ottenuto solo una candidatura all’Oscar nel 2015 per il sottovalutato “Foxcatcher”.

 

In “Benvenuti a Marwen” e’ diretto dal grande Robert Zemeckis (“Forrest Gump”, “Cast Away”) nella commovente storia vera della disperata lotta di un uomo psicologicamente distrutto che scopre come l’immaginazione artistica possa contribuire a guarire lo spirito.

 

Il film racconta la storia dell’artista e fotografo Mark Hogancamp, un uomo che è stato brutalmente assalito e che ha perso la memoria. Per affrontare la situazione in cui si è trovato, Mark ha creato dei villaggi in miniatura chiamati Marwencol, popolati con bambole che rappresentavano se stesso ed altre persone che l’hanno aiutato a ricordare quanto gli era accaduto.

 

Nel cast appunto Steve Carell, Leslie Mann, Diane Kruger, Eiza González, Gwendoline Christie.


 

Ecco la recensione che Ornella DallaValle ci ha mandato dopo aver visto il film in anteprima stampa:
 
“Benvenuti a Marwen è un film geniale, basato su una storia vera, ricostruita in un gioco di verità e illusione che la rende estremamente efficace.
L’8 aprile del 2000 l’artista e fotografo Mark Hogancamp viene aggredito da cinque omofobi, entra in coma, passa più di un mese in ospedale, perde buona parte della memoria ma ha un’idea: non potendo permettersi delle cure mediche adeguate, si aiuta costruendo un modello in scala di una città belga durante la II Guerra Mondiale, che popola con repliche di se stesso, dei suoi amici e persino delle cinque persone che l’hanno attaccato.
La sua storia commuove il fotografo David Naugie, e il lavoro di quest’ultimo diventa la base del documentario Marwencol (nome fittizio, creato fondendo Mark, Wendy e Colleen).
Nel 2013 Robert Zemeckis inizia a lavorare a questo film e ripercorre il processo di riabilitazione di Mark che cercherà, attraverso le riproduzioni miniaturizzate (il capitano Hogi è il suo alter ego), di elaborare il suo dolore e tornare a una vita normale.
Umani e bambole convivono con montaggi che si compenetrano e legano insieme raccontando ciò che accade nel mondo reale e ciò che accade nei territori di Marwen. Le donne sono le vere eroine in questo film, sono loro che portano a riassestare un’esistenza spezzata, sono loro che combattono, sono loro che risanano le ferite ancora brucianti.
Da vedere!”

 

E terminiamo con il bel trailer italiano !!

 


 

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