Un vortice di fragilita’ ed euforia

Dopo “Miele” Valeria Golino torna ad affrontare il tema della malattia che può portare alla morte con questo bellissimo film (presentato all’ultimo festival di Cannes), affrontandolo però da una prospettiva totalmente diversa e avvalendosi delle interpretazioni di due grandi attori come Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea (sempre una garanzia).
 
Euforia” e’ un film senza pietismo, ma che ci commuoverà come solo i grandi film che parlano al cuore riescono a fare.

 

Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico.
Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra.
Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia.

 

Nel cast appunto Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea e poi Isabella Ferrari, Valentina Cervi e con Jasmine Trinca.


 

Ci zittiamo adesso e lasciamo spazio al commento della nostra inviata Rossella Casapollo:
 
“Matteo ed Ettore: due fratelli che più diversi non potrebbero essere, tanto quanto fratelli improbabili potrebbero apparire Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea che li interpretano, eppure si crea una tale sinergia da rendere assolutamente credibile e reale il loro rapporto.
Matteo è il fratello che ha lasciato il paese, ha fatto successo, ha un attico in centro a Roma, non si fa mancare niente e vive felicemente la propria omosessualità. Ettore insegna alle medie del paese, riservato e prudente sta sempre un passo indietro.
Le loro quotidianità, che viaggiano da sempre su strade parallele e distanti, sono costrette ad accavallarsi a causa della malattia di Ettore, che per eseguire diagnosi e cure si trasferisce a Roma a casa del fratello.
Da questo momento Matteo sente la necessità di ‘governare’ completamente la situazione, persino nascondendo la verità alla famiglia intera, fratello compreso: controllare ed indorare la vita di Ettore è il suo modo per sconfiggere il dolore e la paura della morte e d’altro canto Ettore stesso asseconda e si lascia condurre contaminandosi con lo stile di vita del fratello.
 
L’euforia di Matteo è fatta di quella ebbrezza e di quel ottimismo dovuti alla propria condizione sociale ed economica e a qualche supporto extra, quella di Ettore invece è (cit. della stessa Golino) più simile a quella sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei a grandi profondità, euforia dalla quale bisogna saper fuggire per tempo per poter risalire prima di perdersi nelle profondità.
Per la sua seconda opera la Golino si raffronta di nuovo con la questione del fine vita, ma qui rispetto a ‘Miele’, lo fa toccando svariate note, dipingendo con delicatezza e un po’ di ironia molti aspetti della vita.
Il film è molto bello e diretto egregiamente in tutte le sue sfumature: dai toni drammatici alla leggerezza della commedia fino a qualche tratto commovente.
Scamarcio offre una delle sue migliori interpretazioni: autentico, profondo e anche divertente, Mastandrea è come sempre magistrale.”

 

Vi ricordiamo che vedremo questo film nell’ultima uscita del mese di Amicinema, mercoledi’ 31 ottobre.

 

E dopo queste belle parole non possiamo non vedere il trailer ufficiale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con , .

Lascia un Commento