Ultima chiamata

Con la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane poteva forse mancare un documentario di Micheal Moore (che tralaltro indovino’ in anticipo il clamoroso risultato) sul nuovo presidente ?

 

E come evento speciale al cinema il 22, 23 e 24 ottobre esce adesso “Fahrenheit 11/9” la sua nuova pellicola che racconta come si è svolta la campagna elettorale che ha portato alla vittoria di Donald Trump e al suo insediamento alla Casa Bianca.
 
Il titolo del documentario arriva dalla data in cui Trump è stato ufficialmente annunciato come 45° Presidente degli Stati Uniti e inverte il titolo del suo documentario del 2004 “Fahrenheit 9/11″.


 

Maurizio Nicolai lo ha visto qualche giorno fa in anteprima ed ecco la sua recensione:
 
“Un documentario preoccupante, forse racconta poco di nuovo, ma ripete con toni molto preoccupati lo stato della democrazia negli USA. Sono in evidenza con immediatezza analogie con il nostro recente passato politico, sembrerebbe che B. abbia fatto scuola o quantomeno ci siano maestri in comune.
Moore non risparmia nessuno: media conservatori e non, governi democratici e repubblicani e un’amministrazione collusa con le grandi aziende. Su tutte le vicende mostrate, in particolare, quella della cittadina di Flint appare paradigmatica.
Un pamphlet anticapitalistico in difesa di quel che resta di un’incompleta democrazia. Se si vuol trovare una proposta, un argine al sistema, diffuso in molti paesi, il regista la cerca nei nuovi candidati del partito democratico, nei ragazzi del movimento contro la diffusione delle armi, nella resistenza dei neri, nella partecipazione in massa alle prossime elezioni.
Dopo il divertente “WHERE INVADE TO NEXT“, si ha la sensazione di un’ultima chiamata, e certo non vale solo per gli americani.”

 

E cosi’ invece lo ha presentato Moore:
 
“La maggior parte degli americani è d’accordo con me sui temi, io faccio parte della maggioranza. Il nostro coro è molto più grande del coro di Trump o del coro di Fox News. Purtroppo il nostro coro è stonato, ed è difficile sentire le nostre voci attraverso tutti i singhiozzi e la disperazione. Tutto finisce il 21 settembre.
Il coro ha bisogno di una canzone da cantare, una volta che ci riuniremo in una bellissima armonia, la famiglia criminale di Trump sarà perseguita, la legge e l’ordine saranno ripristinati, avremo assistenza medica per tutti e dichiareremo che “Il trono di spade” deve rimanere in onda per almeno altre tre stagioni.”

 

Finiamo con il trailer ufficiale !!

 


 

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