Sotto lo stesso tetto

Signore dacci la nostra commedia francese settimanale !!
 
Scherziamo, ma non troppo visto che in questo periodo stanno arrivando sul grande schermo tante divertenti commedie provenienti dalla Francia e “Separati ma non troppo” (Sous le Même Toit) e’ solo l’ultima arrivata !!

 

Dirige Dominique Farrugia (molto famoso oltralpe, poco da noi) che torna dietro la macchina per realizzare questa odissea dolce-amara sul divorzio ai nostri giorni. Il regista riprende in mano i personaggi di Delphine e Yvan, protagonisti di una sua precedente pellicola, e si interroga su come sarebbero potuti diventare a vent’anni di distanza: lei, infermiera, lui senza posto fisso, due figli e sul punto di divorziare.

 

Delphine e Yvan divorziano. Poiché la situazione economica di Yvan non gli permette di trovare una casa, si ricorda che, in realtà, è detentore del 20% della casa in cui vive ancora la ex-moglie. Torna, allora, a vivere sotto lo stesso tetto con Delphine, in quel 20% che gli spetta: sarà in questa situazione particolare (e, a tratti, assurda) che i due ex-coniugi si renderanno conto della bellezza dei piccoli momenti di felicità di questa convivenza forzata…

 

Nel cast gli ottimi (e ormai molto conosciuti anche da noi) Gilles Lellouche e Louise Bourgoin con Manu Payet e Marilou Berry.


 

Sentiamo le parole dello stesso Farrugia sulla genesi di questo suo film:
 
“Qualche tempo fa, un amico mi ha fatto leggere un articolo su Libération che affermava che il 60% delle coppie parigine divorziate erano obbligate a vivere sotto lo stesso tetto a causa della mancanza di fondi.
Ne ho subito dedotto che fosse una buona idea per un film. Ho dovuto metterla da parte al tempo delle riprese per “Bis” ma, successivamente e poco a poco, il seme è germogliato. Ho cominciato, così, a sviluppare il film per EuropaCorp ma senza uno sceneggiatore in mente. Poi, all’inizio della composizione della terza versione della sceneggiatura, mi sono detto:
«Perché non io?». Ne ho parlato con Laurent Turner e abbiamo ripreso la scrittura insieme.
 
Ho voluto raccontare questa storia inizialmente per l’evidente mescolanza di momenti comici e drammatici che una situazione di questo tipo può far nascere: ero curioso di piegare al massimo il soggetto per vedere fino a che punto sarebbe arrivata la dissonanza.
L’idea di Gilles Lellouche è stata immediata. Ci conosciamo bene, e so che ha un potenziale comico formidabile che, secondo me, non aveva ancora espresso appieno tranne che per alcune scene in “Piccole bugie tra amici”.
Quindi ho scritto il personaggio di Yvan con Gilles in mente. L’idea di Louise Bourgoin, invece, è arrivata a sceneggiatura terminata. Amo molto il suo lavoro e avevo parlato di lei ad un mio amico assistente alla regia avendo la convinzione, però, che lei non volesse girare commedie. Un’idea a priori assolutamente senza fondamento e stupida, tanto che questo mio amico mi ha sollecitato ad inviarle la sceneggiatura di Separati ma non troppo: qualche giorno dopo, Louise ha accettato di interpretare Delphine.
A partire da questa decisione, abbiamo riscritto leggermente il personaggio in funzione della sua interpretazione.
 
Cerco di portare gli attori a fare quello che voglio nel modo più semplice possibile. Confido in questa frase di Chabrol: «non dirigiamo gli attori, se non per indicare loro dove si trova la mensa».
Ho scoperto che Gilles ha una capacità d’improvvisazione incredibile, e questa cosa mi piace… non sono affezionato al rispetto esatto di ogni singola parola della sceneggiatura ma voglio che spirito e musica coincidano. È stato veramente un piacere lavorare con Gilles: un attore vero in tutti i sensi, che offre tutto se stesso sul set.”

 

Gran finale con il divertente trailer ufficiale !!

 


 

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