Parte la 75a edizione del Festival di Venezia

Allungate le ferie, prendete due settimane di malattia, fingete un rapimento da qualche gruppo ribelle straniero… insomma aguzzate l’ingegno, ma le due settimane che sono a cavallo tra agosto e settembre sono impegnate come ogni anno per il Festival del Cinema in una delle città piu’ belle d’Italia… ovviamente quello di Venezia !!
 
E quest’anno siamo arrivati all’edizione numero 75 che vi raccontiamo adesso e che seguiremo giorno per giorno con i nostri articoli, con trailer e immagini.

 

Come sempre partiamo dalle date che quest’anno saranno dal 29 agosto all’8 settembre 2018 con il gran finale con la proclamazione del vincitore del Leone d’Oro.
 
E segnatevi anche le date della rassegna di Venezia a Milano dove potremo vedere come sempre i migliori film nelle sale milanesi: dal 19 al 27 settembre (assieme ai Pardi di Locarno).


 

Solo lo scorso settembre trionfava come miglior film con il suo “La forma dell’acqua – The shape of water” e adesso Guillermo Del Toro e’ stato scelto per guidare la giuria che assegnerà i premi in questa edizione 2018.
Nell’accettare la proposta come presidente di giuria, il regista messicano ha dichiarato: “Essere presidente a Venezia è un onore immenso e una responsabilità che accetto con rispetto e gratitudine. Venezia è una finestra sul cinema mondiale, e un’opportunità per celebrare la sua forza e rilevanza culturale“.
Per Alberto Barbera, Guillermo Del Toro “è la generosità fatta persona, la cinefilia che non guarda solo al passato, la passione per il cinema capace di emozionare, commuovere e allo stesso tempo far riflettere. Un presidente simpatico, curioso e appassionato“.

 

Insieme a lui ci saranno l’attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice Sylvia Chang, nata a Taiwan; l’attrice danese Trine Dyrholm (lo scorso anno al Festival con “Nico, 1988″ di Susanna Nicchiarelli) ; l’attrice e regista francese Nicole Garcia (lo scorso anno nelle sale con “Mal di pietre”); il regista e sceneggiatore italiano Paolo Genovese; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Malgorzata Szumowska; l’attore, regista, produttore e sceneggiatore neozelandese Taika Waititi (“Thor Ragnarock”); l’attore austro-tedesco Christoph Waltz; l’attrice inglese Naomi Watts.

 

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è invece composta dalla regista, sceneggiatrice e produttrice greca Athina Tsangari (presidente), dal regista, sceneggiatore e produttore americano Michael Almereyda; dall’attrice iraniana Fatemeh Motamed-Aria (Simin); dal critico cinematografico Frédéric Bonnaud; dallo sceneggiatore e produttore egiziano Mohamed Hefzy; dalla regista e sceneggiatrice canadese Alison Mclean; dal regista e sceneggiatore italiano Andrea Pallaoro.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, è composta dal regista e sceneggiatore iraniano e americano Ramin Bahrani (presidente); dall’attrice italiana Carolina Crescentini; dalla regista e sceneggiatrice tunisina Kaouther Ben Hania; dalla curatrice e direttrice artistica giapponese Hayashi Kanako; dal regista argentino Gastón Solnicki.
La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality è composta dalla regista e sceneggiatrice danese Susanne Bier (presidente), lo scrittore italiano Alessandro Baricco, l’attrice francese Clémence Poésy
La Giuria di Venezia Classici è composta da 26 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari. Assegnerà i Premi Venezia Classici per i rispettivi concorsi Miglior Film Restaurato e per il Miglior Documentario sul Cinema. La Giuria è presieduta dal regista e sceneggiatore italiano Salvatore Mereu.

 

Come successo lo scorso anno con Alessandro Borghi, ad inaugurare e a chiudere la mostra sara’ Michele Riondino, (“Il passato è una terra straniera”, “Dieci inverni”, “il Giovane Montalbano”), 39 anni, tarantino, attore di cinema e teatro.
Riondino aveva commentato a giugno: “Sono molto onorato di raccogliere il testimone dell’amico Alessandro Borghi. Sono molto grato al direttore Barbera e al presidente Baratta che decidendo di continuare sulla linea ostinata e contraria, mi danno la possibilità di partecipare in maniera attiva a questa rivoluzione di genere che concede a un uomo l’onore di aprire e chiudere il Festival di Venezia.”

 

David Cronenberg e’ il vincitore del Leone d’oro alla carriera per questa edizione: una lunga carriera fatta di film controversi e disturbanti che pero’ hanno fatto la storia del cinema e per questo e’ un premio che il regista canadese merita senza dubbio.
Ho sempre amato il Leone d’oro di Venezia. Un leone che vola su ali d’oro, è l’essenza dell’arte, non è vero? L’essenza del cinema. Sarà davvero entusiasmante ricevere il Leone d’oro” cosi’ disse a febbraio Cronenberg.
Mentre Alberto Barbera aggiunse: “Benché in origine Cronenberg sia stato relegato nei territori marginali del genere horror, sin dai suoi primi film scandalosamente sovversivi il regista ha mostrato di voler condurre i suoi spettatori ben al di là del cinema di exploitation, costruendo film dopo film un edificio originale e personalissimo.
Ruotando intorno all’inscindibile relazione di corpo, sesso e morte, il suo universo è popolato di deformità grottesche e allucinanti accoppiamenti, nel cui orrore si riflette la paura per le mutazioni indotte nei corpi dalla scienza e dalla tecnologia, la malattia e il decadimento fisico, il conflitto irrisolto fra lo spirito e la carne. La violenza, la trasgressione sessuale, la confusione di reale e virtuale, il ruolo deformante dell’immagine nella società contemporanea, sono alcuni dei temi ricorrenti, che contribuiscono a fare di lui uno dei cineasti più audaci e stimolanti di sempre, un instancabile innovatore di forme e linguaggi.
Il secondo Leone d’Oro verrà invece assegnato alla grande attrice britannica Vanessa Redgrave (oscar nel 1978 per “Giulia”).

 

Quest’anno Simone Massi (autore nelle ultime cinque volte) si prende una vacanza e lascia le matite del manifesto ufficiale del festival a Lorenzo Mattotti, probabilmente il più importante e conosciuto fumettista e illustratore italiano (a parte Manara).
Penso che un manifesto debba avere qualcosa di intrigante, che attira l’occhio, che attira il pensiero, ma senza svelare troppo. Che ci sia un enigma, una sorta di mistero da risolvere”, ha dichiarato il disegnatore in un comunicato stampa. “Dopo varie prove è venuta fuori quest’idea di una ragazza – di questo personaggio femminile – dal viso molto grafico, non realistico, che guarda con un’espressione abbastanza seria attraverso un obiettivo. E al posto di questo obiettivo c’è la Terra, il pianeta Terra, per simboleggiare lo sguardo su di noi. Poi c’è il quadrato bianco, e mi sembra che questo abbinamento sia un incontro felice, perché ci si domanda: cos’è il quadrato bianco? Credo che sia naturale pensare allo schermo del cinema, lo schermo bianco. Lo sguardo sul pianeta, lo sguardo sulla realtà, deve passare per questo mezzo, deve essere filtrato attraverso lo schermo“.

 

L’apertura del Festival sarà l’attesissimo “First Man” di Damien Chazelle che Alberto Barbera aveva presentato cosi’.
E’ un autentico privilegio poter presentare in prima mondiale il nuovo, attesissimo film di Damien Chazelle. Un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici del nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi. Siamo grati alla Universal Pictures per aver accettato di condividere con noi l’apertura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con First Man

 


 

Sui film in concorso, che sono ovviamente il piatto forte della manifestazione, ne parleremo domani in un articolo piu’ corposo e quindi qui non ci dilunghiamo troppo anche perche’ abbiamo gia’ scritto molto !!

 

Buon festival a tutti !!

 

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