La gara per il Leone d’Oro (ovvero tutti i film in concorso al Festival del Cinema di Venezia 2018 !!)

In questo articolo vi abbiamo parlato del festival e di tutte le notizie di contorno, ma insomma lo sapete o no quale e’ la cosa piu’ importante della rassegna veneziana ? I film ovviamente.

 

E allora vi raccontiamo brevemente di cosa parlano i 21 film in gara e che seguiremo ogni giorno con notizie e con gli articoli di Cristina Ruggieri !!


 
 

“FIRST MAN” di DAMIEN CHAZELLE
Sulla scia del grande successo di “La La Land”, vincitore di sei premi Oscar, torna nuovamente al festival Damien Chazelle e come sempre l’attesa e’ elevata e la critica pronta ad evidenziare qualsiasi passo falso.
“The first man” narra l’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sul luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l’intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia.
E di nuovo al fianco di Chazelle torna Ryan Gosling nella parte principale di questo atteso film.
Film di apertura del concorso e in uscita in Italia il 31 ottobre (intitolato “Il primo uomo”.

 

“THE MOUNTAIN” di RICK ALVERSON
Il regista statunitense ha convinto a Locarno nel 2015 (con “Entertainment”), ma poi altri suoi film non hanno avuto nessuna visibilità in altri festival.
Speriamo che questo film gli dia maggiore visibilità e un cast con Tye Sheridan, Jeff Goldblum, Hannah Gross, Denis Lavant e Udo Kier puo’ riuscirci.
“The mountain” racconta la storia di un giovane, che ha perso la madre ed è stato cresciuto da un padre con gravi problemi emotivi, che va a lavorare con il suo mentore, un medico che esegue lobotomie e elettroshock.

 

“DOUBLES VIES” di OLIVIER ASSAYAS
Grande attesa per questo film di Olivier Assayas (dopo l’ultimo ottimo “Personal Shopper”) che in Italia verrà distribuito con il titolo “Non Fiction”.
Alain (Guillaume Canet), editore parigino di successo, lotta per adattarsi alla rivoluzione digitale. Ha grossi dubbi sul nuovo manoscritto di Léonard, uno dei suoi autori di lunga data, un altro lavoro autobiografico che ricicla la sua storia d’amore con una starlet. Selena (Juliette Binoche), famosa attrice teatrale e moglie di Alain è dell’idea opposta…
Nel cast oltre Guillaume Canet e Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi, Christa Théret, Pascal Greggory.
Alberto Barbera ha così presentato il film nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival: “Una deliziosa, lucidissima commedia con un grande cast, la storia di due coppie che si incrociano in vari modi, sentimentalmente e professionalmente; una intelligentissima riflessione su come sono cambiate le nostre vite di artisti, letterati e intellettuali sotto la spinta della rivoluzione digitale, su come sta cambiando l’editoria e i rapporti sociali attraverso l’uso delle nuove tecnologie”.

 

“THE SISTERS BROTHERS” di JACQUES AUDIARD
Dato quasi per certo in concorso allo scorso Festival di Cannes, alla fine “The sisters brothers” del grande Jacques Audiard (senza dubbio uno dei registi francesi piu’ amati in Italia) e’ arrivato a Venezia.
Primo film americano del regista parigino e’ un western, adattamento dell’omonimo romanzo del canadese Patrick deWitt.
Protagonisti della storia sono due fratelli, che durante la corsa all’oro in California accettano di uccidere un cercatore d’oro un po’ particolare. La missione non sarà delle più semplici.
Il cast e’ molto interessante con Jake Gyllenhaal, Joaquin Phoenix, John C. Reilly e Riz Ahmed.

 

“THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS” di ETHAN COEN & JOEL COEN
Il nuovo film dei fratelli Coen e’ un film targato Netflix che probabilmente non vederemo mai al cinema.
“The Ballad of Buster Scruggs” e’ un film western antologico diviso in 6 episodi per un totale di circa 3 ore con storie diverse: dal vagabondo delle pianure selvagge che cerca il riscatto facendo il pastore e il rapinatore di banche alle vicende di due guide e una donna sulla Oregon Trail.
Nel cast Tim Blake Nelson, che ha già recitato nella commedia dei Fratelli Coen “Fratello, dove sei?”, James Franco, Liam Neeson, Zoe Kazan, Tom Waits e Brendon Gleeson. Carter Burwell alle musiche e Bruno Delbonnel alla fotografia.

 


 

“VOX LUX” di BRADY CORBET
A luglio 2017 avevamo scelto “L’infanzia di un capo” l’esordio alle regia di Brady Corbet nelle nostre uscite infrasettimanali ed era stata una lieta sorpresa. E che non dimentichiamo aveva vinto il Premio Orizzonti per la regia proprio qui a Venezia (2015).
Ora lo ritroviamo in concorso con questo musical con Natalie Portman e Jude Law.
“Vox Lux” segue la storia di Celeste, che rinasce dalle ceneri di una tragedia nazionale per raggiungere la popolarità nella musica Pop. Il film percorrerà circa 15 anni di storia e momenti culturali visti attraverso gli occhi della cantante, dal 1999 fino ai nostri giorni.
Le canzoni originali contenute nella pellicola sono state scritte dalla cantante australiana Sia.

 

“ROMA” di ALFONSO CUARON
La polemica Netflix-Festival di Cannes ha portato il film di Cuaron (che ricorderete lancio’ il grande successo di “Gravity” partendo proprio qua) al Festival di Venezia assieme ad altri 2 pellicole in concorso.
Della trama si sa pochino, ma e’ la storia di un anno della vita di una famiglia borghese a Città del Messico, nei primi anni ’70.
“Ritornare nel mio paese con questo specifico progetto è stato qualcosa di molto personale, perché abbiamo realizzato un set cinematografico negli anni ’70, con molti elementi ed esperienze della mia infanzia”, ha detto Alfonso Cuaron alla stampa messicana, all’inizio della produzione nel 2017.
Un film che non vedremo purtroppo mai in sala, ma solo in streaming.

 

“22 JULY” di PAUL GREENGRASS
Paul Greengrass e’ uno dei nostri registi preferiti (“Bloody Sunday”, “Jason Bourne”, “Captain Phillips – Attacco in mare aperto”) e siamo contenti di vederlo in concorso con questo film che affronta uno degli episodi piu’ tragici degli ultimi anni.
“22 July” racconta la vera storia delle conseguenze causate dall’atroce attacco terroristico che colpì la Norvegia il 22 luglio 2011 per opera dell’estremista Andrew Berwick.
Il film, attraverso gli occhi e le emozioni di uno dei superstiti, racconta il superamento del trauma e la normalizzazione del paese dopo l’attentato.
Temi molti simile al film in concorso allo scorso festival di Berlino, “Utoya” di Erik Poppe.

 

“SUSPIRIA” di LUCA GUADAGNINO
Un horror in concorso a Venezia ?
Beh se il regista e’ il nostro Luca Guadagnino (ormai lanciato negli USA) e l’originale e’ uno dei capolavori di Dario Argento allora questo e’ possibile.
In una scuola di danza famosa in tutto il mondo, l’oscurità inghiottirà la sua direttrice artistica (Tilda Swinton), un’ambiziosa e giovane ballerina (Dakota Johnson), e uno psicoterapeuta in lutto (Lutz Ebersdorf). Alcuni soccomberanno all’incubo. Altri alla fine si sveglieranno.
Con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloë Grace Moretz e Mia Goth.

 

“OPERA SENZA AUTORE” DI FLORIAN HENCKEL VON DONNERSMARCK
Grande successo e Oscar per “Le vite degli altri”, grande flop (anche esagerato) per “The Tourist”.
Florian Henckel Von Donnersmarck non conosce misure e quindi questo festival ci dirà se fu vera gloria oppure no.
Ispirato a fatti realmente accaduti, “Opera senza autore” racconta tre epoche di storia tedesca attraverso l’intensa vita dell’artista Kurt Barnert (Tom Schilling), dal suo amore appassionato per Elisabeth (Paula Beer), al complicato rapporto con il suocero, l’ambiguo Professor Seeband (Sebastian Koch) che, disapprovando la scelta della figlia, cerca di porre fine alla relazione tra Kurt ed Elisabeth.
Quello che nessuno sa è che le loro vite sono già legate da un terribile crimine commesso da Seeband decenni prima.
Nel cast Tom Schilling, Sebastian Koch, Paula Beer, Saskia Rosendahl, Oliver Masucci.

 


 

“THE NIGHTINGALE” di JENNIFER KENT
L’australiana Jennifer Kent e’ purtroppo l’unica donna in gara per il Leone d’oro ed e’ stata acclamata qualche anno fa dalla critica internazionale per il suo intrigante horror “Babadook”.
In Laguna portera’ un racconto sanguinolento di vendetta ambientato nella Tasmania nel 1825: “The Nightingale” segue le vicende di una ragazza irlandese di 21 anni, testimone del brutale assassinio di suo marito e del suo bambino, per mano del suo padrone e dei suoi compagni soldati. Decisa a trovare giustizia, prende con sé un aborigeno segugio, con cui attraversa il deserto infernale australiano per vendicarsi degli uomini. Ma il suo viaggio le riserva molto più di quanto si aspettasse.
Nel cast Aisling Franciosi (“Il trono di spade”) e Sam Claflin (“Hunger Games”) con Harry Greenwood, Damon Herriman e Baykali Ganambarr.

 

“THE FAVOURITE” di YORGOS LANTHIMOS
E’ appena uscito in Italia il suo precedente film (“Il sacrificio del cervo sacro”) e pochi mesi dopo Yorgos Lanthimos sarà ancora tra di noi con questo nuovo progetto con protagoniste Emma Stone, Rachel Weisz e Olivia Colman.
Al centro della storia ci sono la Regina Anna e la sua amica e consigliera Lady Sarah. L’Inghilterra è impegnata in una guerra contro la Francia, ma la sovrana è maggiormente impegnata in cose più futili. Governare la nazione diventa poi ancora più complicato quando entra in scena una giovane che cerca di ottenere in ogni modo i favori della Regina.

 

“PETERLOO” di MIKE LEIGH
A 4 anni di distanza da Turner, candidato a 4 premi Oscar, il grane regista britannico Mike Leigh sbarca al Lido col suo nuovo atteso lavoro, Peterloo, che racconterà del drammatico Massacro di Peterloo avvenuto a St. Peter’s Field, Manchester, nel 1819.
L’economia britannica era in crisi a seguito delle guerre napoleoniche, e migliaia di cittadini scesero in strada per protestare. La situazione, però, degenerò per via dell’intervento delle forze dell’ordine, provocando oltre una dozzina di morti e un numero incontabile di feriti.
Nel cast Rory Kinnear, Maxine Peake, Neil Bell, Philip Jackson, Vincent Franklin, Karl Johnson e Tim McInnerny.

 

“CAPRI-REVOLUTION” di MARIO MARTONE
Mario Martone e’ uno dei nostri registi piu’ bravi e 4 anni dopo il “Il giovane favoloso” lo rivedremo in sala e prima qua a Venezia nel secondo film italiano in concorso.
Siamo nel 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia il cui nome è Lucia (Marianna Fontana). Il film narra l’incontro tra Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto).
In sala usciraà dal 4 ottobre.

 

“WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE?” di ROBERTO MINERVINI
Roberto Minervini, bravissimo documentarista italiano, lo avevamo conosciuto qualche anno fa con “Louisiana” e prima ancora con “Low Tide”.
“What You Gonna Do When the World’s on Fire?’ – Che fare quando il mondo è in fiamme ?” e’ una riflessione (girato in bianco e nero) sul razzismo in America, e insieme il ritratto intimo di una comunità che nell’estate del 2017, dopo che una serie di brutali uccisioni di giovani africani da parte della polizia ha scosso tutti gli Stati Uniti, combatte per la giustizia, la dignità e la sopravvivenza in un Paese che non sembra essere dalla sua parte.

 


 

“SUNSET” di LASZLO NEMES
Con “Il figlio di Saul” Laszlo Nemes aveva vinto Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes e poi il Golden Globe e l’Oscar come miglior film straniero. Un capolavoro che aveva ridefinito il modo di riprendere l’olocausto con una visione claustrofobica all’altezza d’uomo che stringeva forte il cuore dello spettatore.
Il regista ungherese adesso torna in competizione con “Sunset”, ambientato all’alba della I Guerra Mondiale, che racconta la storia di una giovane donna che desidera fortemente lavorare come modista in un leggendario negozio di cappelli che apparteneva alla sua famiglia, ma che viene rifiutata dal nuovo proprietario e che parte per un viaggio alla scoperta del suo passato perduto.
“Si tratta di un film sul collasso di una civiltà,” ha detto lo stesso Nemes a Variety.

 

“FRERES ENNEMIS” DI DAVID OELHOFFEN
Al festival di Venezia 2014 l’opera precedente di Oelhoffen, “Loin des Hommes” con Viggo Mortensen, era piaciuta molto e anche la nostra inviata Cristina Ruggieri aveva speso parole entusiaste per questa pellicola che poi purtroppo non e’ mai uscita al cinema in Italia.
Il regista francese ci riprova adesso con questo interessante thriller-noir con Matthias Schoenaerts, Reda Kateb e Sabrina Ouazani.
Driss e Manuel sono due amici d’infanzia che finiscono per prendere strade opposte: Manuel ha scelto di abbracciare la vita del criminale, mentre Driss diventa un poliziotto. Quando il più grande affare di Manuel va storto, i due uomini si incontrano di nuovo e si rendono conto che entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere nei loro mondi.

 

“NUESTRO TIEMPO” di CARLOS REYGADAS
“Post Tenebras Lux” il suo precedente film (in concorso a Cannes 2012) era stata un’esperienza davvero particolare in sala e un film dalla scarsa intelligibilità e dai toni che dire grotteschi era dire poco.
Questa volta non si sa molto della trama di questa nuova opera del regista messicano e noi confidiamo solo che possa essere piu’ fruibile per tutti gli spettatori.

 

“AT ETERNITY’S GATE” di JULIAN SCHNABEL
Sull’artista newyorkese abbiamo visto recentemente un bel documentario che raccontava la genesi di tutte le sue opere, tra la quali ovviamente dobbiamo considerare i 4 bellissimi film che ha girato (l’ultimo “Miral” nel 2010).
Al festival porta l’atteso ritratto degli ultimi tormentati anni di Vincent Van Gogh dal burrascoso rapporto con Gauguin nel 1888 fino al colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell’arte e che continuano ad incantare il mondo intero.
Il pittore olandese e’ interpretato da Willem Dafoe. Al suo fianco Oscar Isaac, John Kilik, Mads Mikkelsen, Rupert Friend, Emmanuel Seigner e Mathieu Amalric.
Film che ha gia’ un uscita fissata: 3 gennaio 2019 grazie a Lucky Red.

 

“ACUSADA” di GONZALO TOBAL
Nato nel 1981 a Buenos Aires, Gonzalo Tobal e’ poco conosciuto da noi (a Cannes nel 2012 fuori concorso con il suo film di esordio) e questo legal-thriller dal ritmo incalzante potrebbe essere una buona occasione per scoprire un grande autore.
Dolores ha vissuto la vita di una giovane studentessa fino a quando la sua migliore amica viene brutalmente assassinata. Due anni dopo, lei è l’unica accusata del crimine che è ormai diventato un caso mediatico. La ragazza si prepara al processo isolandosi a casa, mentre il padre e sua madre lavorano con un team disposto a fare qualsiasi cosa per difenderla.

 

“KILLING” di SHINYA TSUKAMOTO
Il regista giapponese e’ ormai assunto a livello di mito tra tutti gli appassionati di cinema grazie al suo “Tetsuo” che lancio’ all’epoca il genere cyberpunk nipponico.
In piu’ e’ ospite quasi fisso al Festival di Venezia dove nel 2011 ha vinto la Sezione Orizzonti con “Kotoko” e nel 2014 era tra i favoriti in concorso con il suo “Fires on the plain”.
Di questo film in concorso si conosce poco, ma la trama si concentra sulla fine di una pace durata 250 anni nella città di Edo. Un ronin deve affrontare il conflitto tra la vita e la morte, attraversando le onde del tempo.

 


 

Questi invece i programmi dei film fuori concorso e delle altre sezioni (Orizzonti, Settimana della Critica, Giornate degli Autori) nei quali troverete tantissimi film interessanti per tutti coloro che non troveranno posto per i film principali.

 

FUORI CONCORSO – EVENTI SPECIALI
My Brilliant Friend, Elena Ferrante
The Other Side of the Wind, Orson Welles
They’ll Love Me When I’m Dead, Morgan Neville

 

FUORI CONCORSO
Dragged Across Concrete, S. Craig Zahler
Una Storia Senza Nome, Roberto Ando
Les Estivanta, Valeria Bruni Tedeschi
A Star is Born, Bradley Cooper
Mi Obra Maestra, Gaston Duprat
A Tramway in Jerusalem, Amos Gitai
Un Peuple et Son Roi, Pierre Schoeller
La Quietud, Pablo Trapero
Shadow, Zhang Yimou

 

SCONFINI (ex Cinema nel Giardino)
The Tree Of Life (Extended Cut), dir: Terrence Malick
Arrivederci Saigon, dir: Wilma Labate
Il Ragazzo Piu Felice Del Mondon, dir: Gipi
Il Banchiere Anarchio, dir: Giulio Base
Blood Kin, dir: Ramin Bahrani
Magic Lantern, dir: Amir Naderi
L’Heure De La Sortie, dir: Sebastien Marnier
Camorra, dir: Francesco Patierno

 

ORIZZONTI
Sulla Mia Pelle, Alessio Cremonini (Opening Film)
Manta Ray, Phuttiphong Aroonpheng
Soni, Ivan Ayr
The River, Emir Baigazin
La Noche de 12 Anos, Alvaro Brechner
Deslembro, Flavia Castro
The Announcement, Mahmut Fazil Coskun
Un Giorno All’Improvviso, Ciro D’Emilio
Charlie Says, Mary Harron
Amanda, Mikhael Hers
The Day I Lost My Shadow, Soudade Kaadan
L’Enkas, Sarah Marx
The Man Who Surprised Everyone, Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
Memories of My Body, Garin Nugroho
As I Lay Dying, Mostafa Sayyari
La Profezia Dell’Armadillo, Emanuele Scaringi
Stripped, Yaron Shani
Jinpa, Pema Tseden
Tel Aviv on Fire, Sameh Zoabi

 

SETTIMANA DELLA CRITICA
A kasha / The Roundup di Hajooj Kuka (Sudan, Sudafrica, Qatar, Germania)
Adam und Evelyn / Adam & Evelyn di Andreas Goldstein (Germania)
Bêtes blondes / Blonde Animals di Alexia Walther, Maxime Matray (Francia)
Lissa ammetsajjel / Still Recording di Saaed Al Batal, Ghiath
Ayoub (Siria, Libano, Qatar, Francia)
M di Anna Eriksson (Finlandia)
Saremo giovani e bellissimi / We’ll Be Young and Beautiful di Letizia Lamartire (Italia)
Ti imaš noc / You Have the Night di Ivan Salatic (Montenegro, Serbia, Qatar)
Tumbbad di Rahi Anil Barve, Adesh Prasad (India, Svezia)
Dachra di Abdelhamid Bouchnak (Tunisia)

 

GIORNATE DEGLI AUTORI
Les Tombeaux Sans Noms, Rithy Panh
C’est Ca l’Amour, Claire Burger
Continuer, Joachim Lafosse
Domingo, Clara Linhart e Felipe Barbosa
Joy, Sudabeh Mortezai
José, Li Cheng
Mafax, Bassam Jarbawi
Pearl, Elisa Amiel
Ricordi?, Valerio Mieli
Three Adventures of Brooke, Yuan Qing
Ville Neuve, Felix Oufour-Laperrière
Le Suicide d’Emma Peters, Nicole Palo
As We Were Tuna, Francesco Zizola
Dead Women Walking, Hagar Ben-Asher
Goodbye Marilyn, Maria Di Razza
Happy Lamento, Alexander Kluge
Il bene mio, Pippo Mezzapesa
The Ghost of Peter Sellers, Peter Medak
Why Are We Creative?, Hermann Vaske
Il teatro al lavoro, Massimiliano Pacifico
I villani, Daniele de Michele
L’unica lezione, Peter Marcias
One Ocean, Anne De Carbuccia
Hello Apartment, Dakota Fanning
The Wedding Singer’s Daughter, Haifaa Al-Mansour

 

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