Cannes 2017: dal concorso alla sala

Per noi appassionati di cinema e spettatori in sala un festival e’ principalmente una competizione dove una ventina circa di film si sfidano idealmente per conquistare il massimo premio (Palma, Leone o Orso che sia) che la giuria deciderà di assegnargli.

 

Giocando con i numeri abbiamo ipotizzato due indici per capire quanto un festival e’ vicino alla distribuzione che poi, nel bene o nel male, fa le scelte finali che porteranno i film nelle sale cinematografiche a noi spettatori.

 
Il primo tiene conto di quanti film in concorso sono poi usciti veramente nelle sale e nel caso dell’ultima edizione di Cannes parliamo di un ottimo 74% (14/19), di poco inferiore allo scorso anno (17/21, 81%).
 
Il secondo pesa anche i premi assegnati (per tutte le informazioni vi rimandiamo all’articolo di settimana scorsa) e valuta la differenza tra le scelte della giuria e appunto quella della distribuzione: nel 2017 l’indice sale fino ad un favoloso 81% !!

 

Guardando i film dello scorso anno abbiamo potuto vedere in sala il bellissimo “120 battiti al minuto (120 battements par minute)” di Robin Campillo, “Oltre la notte (Aus dem Nichts)” di Fatih Akin, “Happy End” di Michael Haneke, il sorprendente “Good Time” dei fratelli Safdie e anche “Il mio Godard (Le redoutable)” di Michel Hazanavicius.
 
Da noi sono arrivati anche i due candidati all’Oscar come miglior film straniero, “Loveless (Nelyubov)” di Andreï Zviaguintsev e il vincitore della Palma d’Oro The Square” dello svedese Ruben Östlund.

 


 

Solo su Netflix abbiamo poi visto “The Meyerowitz Stories” di Noah Baumbach e “Okja” di Bong Joon-ho, cosa che non potrà succedere piu’ viste le ben note controversie tra il Festival e il colosso americano dello streaming.

 

Citiamo poi “L’inganno (The Beguiled)” di Sofia Coppola, il recente “L’amant double (Doppio amore)” di François Ozon e “A beautiful day” di Lynne Ramsay che esce questa settimana.

 

A giugno infine vederemo “Wonderstruck (La stanza delle meraviglie)” di Todd Haynes e l’atteso “The Killing of a Sacred Deer” del regista greco Yorgos Lanthimos !!

 

Un giro veloce sui film mai usciti (e che per ora non usciranno proprio) in Italia: “Rodin” di Jacques Doillon con Vincent Lindon nei panni del grande scultore francese ci sembra strano non sia mai stato opzionato da nessuno.
Piu’ difficili invece i film di Sergei Loznitsa (A Gentle Creature) e dell’ungherese Kornél Mundruczó (Jupiter holdja comunque opzionato da Movies Inspired)
Nel limbo rimangono invece “Hikari” della regista giapponese Naomi Kawase (da noi conosciuta per “Le ricette della signora Toku”) e “Geu-Hu” del coreano Hong Sang-soo che ormai produce almeno un paio di film ogni anno !!

 

E questo per lo scorso anno e’ tutto… siete pronti per la nuova edizione ?

 


 

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