Qualcuno da amare, qualcuno da odiare

In queste righe raccontiamo curiosità, notizie e cerchiamo di dare attenzione ad uno dei protagonisti del film: in questo caso semplicemente notiamo come sia nata finalmente una grande attrice.

 

Margot Robbie, austrialiana del 1990, dopo tanti buoni film (“The Wolf of Wall Street”, “La grande scommessa”, “Suicide Squad”) finalmente e’ esplosa con una grande interpretazione che le e’ valsa la nomination all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista proprio per questo “Tonya” (“I, Tonya”) che esce questa settimana nelle sale italiane.

 

Diretto dal regista australiano Craig Gillespie (“Lars e una ragazza tutta sua”, “L’ultima tempesta”) questo film racconta l’appassionante storia vera della pattinatrice Tonya Harding. Conosciuta per il suo temperamento focoso, Tonya fu protagonista di una carriera eccezionale e di uno dei più grandi scandali dello sport mondiale.


 

Tonya Harding fu la prima atleta americana ad eccellere ai campionati nazionali statunitensi, dove eseguì il suo primo triplo axel. Ma dietro i successi sportivi si nasconde una vita personale difficile, dal rapporto con la madre opprimente e il travagliato matrimonio con Jeff Gillooly. Nel 1994 il mondo del pattinaggio su ghiaccio venne sconvolto dal brutale attacco ai danni della promessa del pattinaggio Nancy Kerrigan. L’atleta venne colpita alla gambe da uno sconosciuto, che la costrinse a ritirarsi dai campionati nazionali. In seguito si scoprì che la Harding, d’accordo con il marito, pagò l’uomo per aggredire e mettere fuori gioco la rivale.

 

Nel cast anche Sebastian Stan, Julianne Nicholson, Paul Walter Hauser, Bobby Cannavale e una segnalazione per la bravissima Allison Janney che interpreta la dittatoriale mamma LaVona Harding (vincitrice agli Oscar e Golden Globe come migliore attrice non protagonista).

 

Sentiamo a questo punto le parole del regista Craig Gillespie.
 
“Quando mi hanno mandato il copione, sapevo già che lo avrebbe interpretato Margot Robbie: immaginarla nel ruolo di Tonya Harding mi ha subito entusiasmato.
E dopo aver letto la sceneggiatura di Steven Rogers non avevo più dubbi: la storia era raccontata con grande maestria, in perfetto equilibrio tra emozione e ironia, e aveva una struttura narrativa assolutamente non convenzionale che riusciva ad essere al tempo stesso rigorosa e avvincente.
Non avrei potuto essere più entusiasta. Non era facile trovare il registro giusto, ma ero sicuro che Margot ci sarebbe riuscita. In altri film l’avevo vista muoversi con naturalezza tra ironia, vulnerabilità e forza, elementi che incarnavano alla perfezione il mondo di Tonya.
 
Durante la preparazione del film ho incontrato la nostra coreografa di pattinaggio, Sarah Kawahara, per capire che cosa avrebbe potuto fare Margot e che cosa avremmo dovuto invece affidare a una controfigura. Margot si è allenata per quattro mesi e ha fatto un lavoro straordinario, ma ovviamente pattinare a un livello olimpico è un’altra cosa. Sarah ha subito detto che non avremmo trovato nessuna in grado di eseguire un triplo axel: ci sono solo 6 donne al mondo che l’hanno fatto. All’epoca, due di loro si stavano allenando per le prossime olimpiadi e non potevano rischiare un infortunio. Sono rimasto sbalordito dalla difficoltà dell’esercizio: Tonya è riuscita a eseguirlo 25 anni fa e da allora sono state in poche ad eguagliarla.
Alla fine abbiamo dovuto ricorrere agli effetti speciali!”

 

Finale in bellezza come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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