Il peso e le conseguenze delle proprie convinzioni

Arriva l’8 Marzo dalla Francia, “Benvenuti a casa mia“, il nuovo film diretto da Philippe De Chauveron e interpretato da Christian Clavier e Ary Abittan, che dopo il successo di “Non Sposate le Mie figlie!” (89 milioni di euro e ben 12 milioni di spettatori nella sola Francia) tornano a lavorare insieme in una nuova esilarante commedia che gioca ancora una volta sulle identità, le differenze e il razzismo.


 

Jean-Etienne Fougerole è una figura di spicco della scena letteraria e mediatica francese. E’ uno scrittore intellettuale, sposato con una ricca ereditiera che vive totalmente distaccata dalla realtà.
Durante un dibattito televisivo nel quale Fougerole promuove il suo nuovo romanzo, intitolato ‘Benvenuti a Casa Mia’, lo scrittore invita i ricchi e i benestanti ad accogliere nelle loro case i più bisognosi. Ma a un certo punto, il suo avversario lo sfida a mettere in pratica quello che suggerisce ai suoi lettori. In evidente imbarazzo, Fougerole accetta la sfida per non perdere la faccia.
Ma quella stessa sera qualcuno bussa alla porta della sua suntuosa abitazione a Marnes-la Coquette…
Da quel momento in poi le convinzioni della famiglia Fougerole saranno messe a dura prova!

 

Sentiamo le parole del regista francese che ci racconta la genesi di questa pellicola:
 
Prima di tutto voglio dire che non è stata un’idea mia ma di Guy Laurent e di mio fratello, Marc de Chauveron. Tutto è partito da un dibattito televisivo che hanno visto in Tv loro due. Spesso, durante questo tipo di trasmissioni, i partecipanti arrivano a dire qualsiasi cosa, e a onor del vero, spesso sono anche sinceri.
Perciò, Guy e Marc hanno immaginato che un ospite di una di queste trasmissioni arrivasse a dare il suo indirizzo in diretta per salvare la faccia.
In quel periodo stavo lavorando al film Débarquement immédiat, vennero subito a parlarmene e l’idea mi divertì molto. Ne parlarono anche con Christian Clavier e anche lui rimase colpito, e per lui fu chiaro sin dal principio che avrei dovuto dirigere io il film.
Ho seguito da vicino l’evoluzione della sceneggiatura e del progetto e ho dato il mio contributo, anche se solo marginalmente; l’essenziale era già tutto lì: la trama, i personaggi, i dialoghi… La base era già molto solida: le disavventure di un intellettuale di sinistra obbligato ad accogliere dei Rom in casa sua.
 
Bisogna poi innanzitutto spiegare che esistono diverse comunità di Rom. Noi abbiamo scelto il caso di una famiglia originaria della Romania, e rifugiata in Francia. Stiamo parlando di persone che vivono in condizioni molto difficili, che spesso sono obbligate a mendicare e che vivono stipate nelle roulotte.
Il personaggio di Ary Abittan lo spiega chiaramente nel film: non ha i documenti e quindi non può lavorare, dunque non è una questione di scelta.
Volevamo avvicinarci a questa realtà esaminandola attraverso la commedia. Perciò abbiamo lavorato a stretto contatto con Sorin Mihal, un membro importante della comunità Rom in Romania. Gli abbiamo fatto leggere la sceneggiatura non appena pronta, e lo abbiamo invitato a venire sul set.
Il suo compito era di dirci se quello che facevamo o mostravamo fosse giusto oppure no, tenendo a mente che non si trattava di un documentario ma di una commedia! Il film l’ha divertito moltissimo, ma soprattutto ha potuto constatare che non c’era alcuna malevolenza nei nostri propositi.
 
Christian Clavier secondo me è un genio della commedia ma in generale è un attore che lavora molto, anche in film di altro genere: quando arriva sul set non solo ha imparato il suo ruolo alla perfezione ma conosce anche tutta la sceneggiatura, questo ci permette di girare qualsiasi scena in qualsiasi ordine.
Ma al di là di questo suo rigore, possiede un istinto comico incredibile che trova la sua dimensione perfetta in questo genere di film dove il ritmo e l’intensità sono essenziali. Ama attenersi al testo scritto ma non si astiene mai dal correggere qualche dettaglio o dei piccoli difetti se serve.
Quando si condivide lo stesso punto di vista sul film da girare, la stessa visione, è molto più facile e Christian è un attore molto piacevole da dirigere.
Mi piace poter contare su di lui, quando arriva sul mio set so che è pronto. Christian fa questo mestiere da tanti anni quindi non ci sono molte cose che io possa insegnargli. E poi adoro la sua precisione.”

 

Se volete farvi qualche risata ecco il trailer ufficiale !!

 


 

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