La vendetta dell’assassino americano

L’importanza dello scrittore Vince Flynn (mancato nel 2013) nel nuovo millennio è pari a quella di Tom Clancy e a suoi thriller di spionaggio negli anni ’80, in cui confezionava storie di grande intrattenimento, intrecciando la Guerra Fredda agli oscuri meandri dei servizi segreti americani.

 

Da un suo romanzo (“L’Assassino Americano”, edizione Fanucci) e’ tratto “American Assassin” diretto da Michael Cuesta con Dylan O’Brien (“The Maze Runner”), Michael Keaton (inutile citare i suoi tanti film !!), Sanaa Lathan, Shiva Negar e Taylor Kitsch.


 

Lo studente universitario Mitch Rapp (Dylan O’Brien) è un giovane e promettente atleta. Quando la fidanzata perde la vita durante un attacco terroristico Mitch, sconvolto, decide che il suo unico scopo sarà vendicarsi.
Assoldato prima clandestinamente e poi ufficialmente, inizia un duro allenamento in una sezione speciale della CIA per portare a termine il suo sanguinoso progetto sottoponendosi per mesi a incredibili sforzi fisici e dure prove psicologiche.
Fino al giorno in cui il veterano della Guerra Fredda Stan Hurley (Michael Keaton) lo arruola per un’operazione segreta, con l’obiettivo di indagare su una serie di attacchi previsti in Medio Oriente.
Il giovane Mitch, ossessionato dal rancore e dal desiderio di vendetta, accetta il pericoloso incarico e sulle tracce di un agente turco entra nella più grande polveriera d’Europa.

 

Sentiamo le parole del regista:
 
“Questa è la storia che racconta le origini di Mitch Rapp, il modo in cui, da uomo assetato di vendetta personale, si trasforma in un professionista spinto da un forte senso di giustizia. Sono contento che sia chi ama i libri di Flynn che chi ancora non li conosce, potrà vedere come Dylan O’Brien si trasforma in Mitch.
Dylan ha un fascino molto contemporaneo, è la star dei film d’azione del nuovo millennio e penso che il pubblico si innamorerà della sua interazione con Michael Keaton che interpreta l’intransigente Hurley, una sorta di John Wayne del 21° secolo.
Mi piace che la storia abbia uno sfondo geopolitico e psicologico. Ho cercato di non stilizzarla eccessivamente, e di radicare le cose nella realtà, come Flynn ha fatto nei suoi libri, persino quando descrive l’azione più rocambolesca.
Mi piace la suspense ma secondo me l’azione deve essere guadagnata. La cosa ironica è che persino l’azione più estrema e audace può diventare noiosa se non è stato costruito un rapporto con i personaggi coinvolti nell’azione. Per questo abbiamo posto al centro del film la personalità di Mitch. Il pubblico lo seguirebbe ovunque, anche nelle situazioni più rischiose”.

 

A Milano nei cinema Odeon, UCI Bicocca e Certosa.

 

Qui sotto potete vedere il trailer ufficiale per avere qualche impressione in piu’ su questo film !!

 


 

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