La lotta sportiva e sociale per i diritti delle donne

Lo sport ha sempre mantenuto una separazione molto netta tra uomini e donne nelle proprie competizioni e per questo l’idea di una sfida diretta che mettesse sullo stesso piano sportivo ha sempre affascinato molto tutti gli appassionati di sport e gli stessi giocatori.
 
Nel 1973 questa (folle ?) idea si concretizzo’ nel mondo del tennis con la sfida del 55enne Bobby Riggs contro Margaret Court e poi Billie Jean King in quella che fu definita “Battle of the Sexes”.

 

Da quello spunto Jonathan Dayton e Valerie Faris (registi del bellissimo “Little Miss Sunshine”), hanno tratto “La Battaglia dei Sessi” con Emma Stone e Steve Carell come protagonisti principali.


 

Nei primi anni 70 Bobby Riggs, tennista ormai di cinquant’anni ed ex campione, cerca di convincere Billie Jean King, sulla cresta del tennis femminile di allora, a sfidarlo. Lei inizialmente rifiuta e lui si accontenta di gareggiare contro Margaret Court, ma la vittoria che ottiene preoccupa King, scoraggiata per la differenza di compensi tra tennis femminile e maschile e più in generale per la battaglia di parità tra i sessi. Così Billie Jean King torna sui suoi passi e decide di accettare una sfida che diventerà leggenda.

 

Il cast è completato da Elisabeth Shue, Sarah Silverman, Alan Cumming, Andrea Riseborough, Eric Christian Olsen e Bill Pullman.

 

Sara Palladini ha visto in anteprima per Amicinema questo film e allora spazio alla sua recensione:
 
“Billie Jean King è una tennista di ventinove anni, la numero uno negli Stati Uniti dei primi anni Settanta. Insieme alle sue compagne tenniste, si batte per i diritti delle donne, che guadagnano molto meno dei colleghi uomini. Le ragazze fondano una propria associazione di tennis e inaugurano un proprio torneo femminile, ma il culmine della loro battaglia sarà il grande incontro del 1973 denominato La battaglia dei sessi, tra Billie Jean e l’ex tennista cinquantacinquenne e maschilista Bobby Riggs.
Il film, tratto da una storia vera, mette in scena un tema molto dibattuto negli anni Settanta, ma ancora caldo ai giorni nostri: la parità tra i sessi. Billie Jean e le sue compagne si definiscono femministe e lottano per la parità. Billie Jean partecipa all’incontro con Bobby non tanto per la grande somma che verrà offerta al vincitore, ma per dimostrare a tutti gli spettatori che una tennista donna ha le stesse capacità di un tennista uomo.
 
La parità tra i sessi non è l’unico diritto di cui si parla nel film. L’altro tema, anch’esso ancora molto attuale, è quello dei diritti LGBT. Billie Jean è una donna sposata, con un marito buono e gentile, ma scopre un lato della propria sessualità che fino ad allora era rimasto represso: la sua bisessualità. Billie Jean infatti si innamora di Marilyn, la sua parrucchiera, che ricambia il suo amore. Le due dovranno tenere nascosta la propria relazione, poiché la tennista si trova sempre al centro dell’attenzione dei media e la scoperta del loro rapporto costituirebbe uno scandalo che rovinerebbe la sua carriera, sia perché è sposata, sia perché l’omofobia è molto forte nella società.
L’altro personaggio con un approfondimento psicologico interessante è quello di Bobby Riggs, ex campione di tennis ritiratosi ormai a vita privata. Bobby svolge l’attività di businessman, ma non si sente appagato, vorrebbe tornare sotto i riflettori. Egli inoltre soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo e questo lo fa sentire ancora più frustrato. Per cercare di tornare ad avere lo stesso successo di quando era giovane, fa di sé un personaggio maschilista, che vuole dimostrare la superiorità dell’uomo sulla donna attraverso l’incontro di tennis con Billie Jean. Bobby dà un’immagine di sé spavalda, ma in fondo è un uomo che soffre e ha un grande bisogno di trovarsi al centro dell’attenzione per sentirsi più sicuro.
Il film è coinvolgente ed emozionante e fa comprendere l’importanza di due temi, quello della parità dei sessi e quello dei diritti LGBT, per i quali c’è ancora molta strada da fare.”

 

Sentiamo anche le parole di Emma Stone durante la presentazione ufficiale del film lo scorso settembre a Toronto:
 
“È stata una grande esperienza per me ripercorrere un evento storico che ha avuto un impatto così grande per le donne e per la comunità Lgbt. ù
E purtroppo è un po’ scoraggiante vedere che molti dei temi di allora sono ancora così attuali. Il cambiamento fa paura, lo status quo è più rassicurante. Però le cose continuano a muoversi. Personalmente non sapevo nulla di questa sfida e mi piace l’idea di poter offrire alla mia generazione un veicolo per imparare.
È chiaro a tutti che gli uomini hanno più potere e che chi ha potere non vuole perderlo. Non leggo i contratti dei miei colleghi, ma nella nostra industria se ne sta discutendo molto, e questo è importante. Per fortuna, le cose stanno cambiando anche a Hollywood, dove ci sono comunque delle circostanze molto speciali.
Ho conosciuto Billy Jean King ed è stato un grande privilegio, perché è una persona straordinaria. Fin da bambina ha saputo usare la sua voce per portare avanti il cambiamento.
È stato interessante interpretare questo ruolo, perché riconosco di avere un po’ di paura di usare la mia voce. Mi sento insicura, penso che devo essere sempre perfetta. Da Billie Jean ho imparato che non è così, e questo mi ha dato grande ispirazione”.

 

Per finire come sempre ecco il trailer ufficiale del film !!

 


 

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