Quel fischio che proviamo ogni giorno a ignorare

All’ultimo Festival del Cinema di Venezia e’ stata una delle sorprese piu’ piacevoli e ha messo d’accordo sia critica che pubblico e finalmente in questo maggio cinematografico “Orecchie” esce in sala.

 

Scritto e diretto da Alessandro Aronadio con Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmuller, Francesca Antonelli, Niccolò Senni, Sonia Gessner, Paolo Giovannucci, Re Salvador, Silvana Bosi e Masaria Colucci.


 

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie.
Un biglietto sul frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”.
Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi.
Tra suore invadenti e dottori sadici, star dell’hip pop filippine e fidanzate dentiste, inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo, una di quelle giornate che ti cambiano per sempre.

 

Maurizio Nicolai e’ il nostro inviato speciale per raccontarci questa pellicola e sentiamo quindi le sue parole:
 
“Il film, un bianco e nero che migliora verso sera, in un formato che si allarga col passare dei minuti. Vicenda divertente e grottesca costellata da situazioni esilaranti e battute fulminanti.
Un cast ricchissimo per un film decisamente low-cost, girato in una Roma per tutti i gusti e in un paio d’interni perfettamente in clima con la bizzarria della trama.
Lo smarrimento e l’estraneità vissuta dal protagonista in chiave tragi-comica culminano in una catarsi surreale e forse troppo ridondante ma il finale obbligava a una soluzione positiva.
Curioso, intelligente e sicuramente spassoso.”

 

Ecco anche cosa ha dichiarato il regista Alessandro Aronadio:
 
“Orecchie è un on the road a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l’immagine di se stesso. È una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda. Un mondo che spesso appare folle, incomprensibile e minaccioso. Sul timore e il desiderio dell’anonimato che combattono continuamente in ognuno di noi. Su quel fischio alle orecchie che proviamo ogni giorno a ignorare, nascondendolo sotto la vita. Come polvere sotto il tappeto.”

 

Noi siamo curiosi di vedere le immagini filmati di questa divertente commedia e voi ?

 


 

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