Una nuova odissea nello spazio

Abbiamo conosciuto il norvegese Morten Tyldum per l’ottimo “The Imitation Game”.. adesso ritorna nelle sale italiane con “Passengers“, un interessante film di fantascienza con Jennifer Lawrence, Chris Pratt, Michael Sheen, Laurence Fishburne e Inder Kumar.

 

Jennifer Lawrence (Aurora) e Chris Pratt (Jim) sono i protagonisti di un’avventura a bordo di una navicella spaziale in viaggio verso una nuova vita su un altro pianeta. Il viaggio prende un risvolto imprevisto quando un malfunzionamento delle loro capsule di ibernazione li risveglia misteriosamente 90 anni prima dell’arrivo a destinazione. Mentre Jim e Aurora cercano di scoprire le cause dell’avaria, finiscono per innamorarsi… ma il loro idillio viene minacciato dall’imminente distruzione dell’astronave, e dalla scoperta della verità dietro il loro risveglio.


 

All’anteprima stampa milanese per noi era presente Ornella DallaValle ed ecco la sua recensione:
 
“Ritrovarsi soli su una nave spaziale con di fronte a sè un viaggio di 90 anni è un evento surreale e talmente inquietante che genera o un desiderio di autodistruzione o di cambiamento. Jim è un futuristico Robinson Crusoe che non si accontenta del Venerdì androide che ha a disposizione sull’astronave e, dopo essere scampato all’idea del suicidio e essersi goduto un anno di vita al massimo delle sue possibilità, sceglie, con cura, una bella addormentata (Aurora) da risvegliare e condannare al suo stesso destino. È un gesto di indubbie implicazioni morali e pratiche che crea un periodo di idillio che dura fino a quando Aurora scopre il motivo del suo risveglio e la ‘condanna a morte sull’astronave’ decisa da Jim la farà giustamente andare su tutte le furie. Il cosmo riporta i due vicini e trova una giustificazione narrativa e forse perfino etica all’atto di Jim.
La nave, dal design futuristico che trasporta i suoi passeggeri al di là di spazio e tempo, è bellissima e non così lontana dalla realtà delle ricerche della NASA che pare stia studiando veramente la possibilità di indurre l’essere umano in uno stato di ibernazione.
Il finale è molto hollywoodiano e un po’ scontato ma il film per due ore ci trasporta lontano dalla terra. Fosse solo per questo sono due ore spese bene.”

 

Spazio finale al trailer italiano come sempre !!

 


 

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