L’emozionante lungo cammino di Saroo

Natale e’ il momento dei buoni sentimenti e delle storie emozionanti (meglio se a lieto fine) e allora “Lion – La strada verso casa” e’ proprio il film perfetto.

 

Un film di Garth Davis (regista australiano di molti spot e di episodi di serial tv, qui al suo primo lungometraggio) con Dev Patel, Nicole Kidman e Rooney Mara nelle sale dal 22 dicembre.

 

La pellicola racconta l’incredibile storia vera di Saroo, un bambino indiano che a 5 anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene ritrovato dalle autorità ma non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha soltanto in mente l’immagine della stazione dalla quale era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adulto, decide, utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell’India finché non riesce a trovare quella giusta e a ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante finale.


 

Mauro Cesaretti ha visto per Amicinema questo film in anteprima ed ecco la sua recensione:
 
““Lion – La strada verso casa” è un film tratto da una storia vera. L’intera vicenda gira intorno al protagonista Saroo, un bambino di 5 anni originario di Madras, che finisce per salire su un treno sbagliato che lo porta lontano da casa precisamente a Calcutta. Il problema però è come tornare a casa e purtroppo gli accadono diverse sciagure, fino a quando viene portato in un orfanotrofio e viene poi adottato da una coppia australiana. Ormai grande, dentro di lui rimane comunque un grande dolore provocato dalla distanza e dal non sapere dove si trovi veramente la sua famiglia. Questo lo porterà a litigare con la famiglia adottiva, il tutto si concludere con un finale emozionante.

Nel film c’è un continuo senso di prigionia, un bambino continuamente bloccato dai grandi e da ciò che lo circonda. Basta vedere le sbarre del treno, le quattro mura dove finisce continuamente e le persone che non lo riescono ad aiutare perché non ricorda il nome della città d’origine e c’è perfino chi pensa di poterlo fruttare per qualche lavoro minorile.

In alcune parti viene esaltato l’aspetto onirico e visionario del protagonista che ricerca costantemente la sua famiglia anche nelle piccole cose. La grande scelta di lasciare tutto quello che si era ricostruito dopo venticinque anni ricercando la propria famiglia ha inizio, infatti, da quel dolce che insieme al fratello aveva desiderato tanto mangiare.
Qui subentra, anche, il ricordo creando vari flash-back nel film.

Lungo la narrazione del film piano piano tutto si ricompone e come in una grande ricerca alla fine delle indagini tutto viene a galla e finalmente ci si mette il cuore in pace.

Probabilmente una delle scene più interessanti è quella finale dove viene unito ricordo, visione legandosi all’immagine della ferrovia, elemento che ha tolto la vita al fratello e che ha portato lui distante da casa, ma che al suo ritorno, per mezzo di un sogno, li fa ricongiungere.
Un’altra scena, però, ricca di pathos e degna di nota è il dialogo tra Nicole Kidman e Dev Patel dove si articola una critica verso il mondo e gli orfani.

Nel complesso il film è commuovente e profondo, ricco d’immagini forti e sognanti. Un ottimo film da vedere nel periodo natalizio.

 

Ecco il trailer italiano !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con , .

Lascia un Commento