Il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon

Esce oggi nelle sale “Deepwater – Inferno sull’Oceano” un film di Peter Berg con Mark Wahlberg, Kurt Russell, John Malkovich, Gina Rodríguez, Dylan O’Brien e con Kate Hudson.

 

Il 20 aprile 2010 sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, si è verificato uno dei più gravi disastri mondiali causati dall’uomo. Questo film racconta una storia di vitale importanza che molti non hanno visto: la storia dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater Horizon quel giorno, sorpresi nelle più strazianti circostanze immaginabili – uomini e donne altamente specializzati che riponevano in un faticoso turno le speranze di tornare dalle loro famiglie ed alle loro vite sulla terraferma. In un attimo, si sono trovati catapultati nel giorno più brutto della loro vita, spinti a trovare il coraggio per combattere contro un inarrestabile inferno di fuoco nel bel mezzo dell’oceano e, quando tutto sembrava perduto, cercare di salvarsi l’un l’altro.


 

Sentiamo direttamente le parole di Mark Wahlberg in una recente intervista sulla genesi del film:

“L’idea di farne un film non è per speculare sui torti della BP o i difetti della Trans Ocean (produttrice della piattaforma e sistema di pompaggio): non intendevamo fare un film comizio. Bensì l’idea era di onorare la memoria di quelle 11 persone che persero la loro vita facendo il loro onesto lavoro. Ecco, è semmai un film che ha per sfondo la lotta operaia per la sopravvivenza, un’elegia ai lavori pericolosi che troppe persone nel mondo devono ancora compiere per mantenere la loro famiglia. Un lavoro difficile in un ambiente di lavoro fatto di stress. E magari anche un monito sui potenziali danni sull’ambiente delle tecnologie produttive.
 
Mi sono preparato trascorrendo tempo su vere piattaforme petrolifere in mezzo all’oceano e lavorando coi veri tecnici ed esperti nel settore. Gente molto forte e dura, che sa benissimo a quali rischi va incontro. E che fanno di tutto per estrarre il petrolio senza perdere una goccia in mare.
Con questo film ho riflettuto sulle reazioni al pericolo. Io mi sono trovato in situazioni di pericolo varie volte, in varie fasi della mia vita. Per fortuna sono sempre sopravvissuto, e uscito rinforzato e credo migliorato. Ora con l’età sono più cauto e prudente. Sono padre di famiglia, penso ai figli, non posso permettermi di farmi del male. Ho un angelo custode bravo, sì, decisamente.
 
Io recito di tutto, anche commedie surreali e goliardiche come Ted. Ma decisamente mi sento attratto da storie di pericolo ed eroismo, mi ispira molto la vicenda dell’uomo normale in circostanze straordinarie, e vedere cosa riesce a tirare fuori in quel momento critico. Mi dà un senso di completezza, come attore e produttore, portare sullo schermo queste storie e rendere omaggio a persone altrimenti sconosciute ai più. E che insegnano qualcosa sull’essere umano. E non sto a qui a negare che mi piace moltissimo il cinema d’azione, dove bisogna mettere in gioco tutto, stare al gioco, trascinare lo spettatore dentro la storia, prendere il pubblico per la collottola e attaccarlo alla sedia. Queste storie mi costringono a rimanere in buona forma fisica, quindi a condurre una vita sana, mi tengono teso e vibrante come una corda di violino”.

 

Ecco il trailer ufficiale !!

 


 

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