Un ottimo horror nei misteriosi villaggi inglesi

Arriva al cinema dal 12 maggio 2016 “The boy” un film di William Brent Bell con Lauren Cohan distribuito da Eagle Pictures.

 

Alla ricerca di un nuovo inizio dopo un passato travagliato, una giovane donna americana si rifugia in un isolato villaggio inglese. È qui che Greta (Lauren Cohan) viene assunta da una coppia di anziani genitori in una maestosa villa vittoriana per fare da babysitter al loro figlio di otto anni, Brahams. Ben presto Greta scoprirà che quel ragazzo altri non è che una bambola a grandezza naturale che i signori Heelshire trattano come un bambino vero. Tutto comincia ad incupirsi quando Greta, rimasta sola, ignora le rigide regole imposte dalla coppia e inizia un flirt con un bell’uomo del villaggio, Malcolm (Rupert Evans). Una serie di eventi inquietanti e inspiegabili, ai limiti del soprannaturale, la convincono che è circondata da un mistero terrificante.


 

Con un lancio record da oltre 5 milioni di visualizzazioni su YouTube, l’inquietante trailer di The Boy ha fatto del film un fenomeno, ancor prima del suo arrivo in sala. Questo thriller/horror completamente fuori dagli schemi, firmato da William Brent Bell (Stay Alive, Le metamorfosi del male) e che vede per la prima volta protagonista al cinema la beniamina delle serie TV Lauren Cohan (The Walking Dead, Supernatural, The Vampire Diaries), uscirà in Italia il 12 maggio con Eagle Pictures.
Una storia piena di mistero e situazioni sinistre che metterà duramente alla prova l’ex vampira e cacciatrice di zombie con una versione gotica e più contemporanea di una bambola assassina. Nel cast anche Rupert Evans (Hellboy, Mondo senza fine), Jim Norton (Harry Potter e la camera dei segreti, American History X), Diana Hardcastle (Marigold Hotel, I Kennedy) e Ben Robson (Vikings, Dracula: the Dark Prince).

 

Attilio Cancellara ha visto il film in anteprima per Amicinema:
The Boy in termini di appeal se non lo si va a vedere a scatola chiusa (cioè a digiuno della trama) ha delle premesse decisamente allettanti, come per il trailer ben confezionato. La babysitter d’oltreoceano in fuga da un passato prossimo opprimente, la scoperta che dovrà fare da balia alla bambola/feticcio di una bizzarra coppia altolocata in un’elegante ma allo stesso tempo tetra magione in classico stile vittoriano, isolata nella campagna inglese, e poi quelle 10 regole ferree da seguire che fanno presagire pericolose ritorsioni se non rispettate, caricano lo spettatore di curiosità e aspettative. E’ lampante che non ci troveremo davanti l’ennesima scopiazzatura di Child’s Play/Chucky, compagno di giochi-slasher nei ’90, ma un qualcosa che sulla carta potrebbe essere un mix vincente tra il superlativo gioiellino che ha deliziato gli amanti del genere la scorsa stagione, The Babadook, dell’esordiente Jennifer Kent, e il riuscitissimo ultimo thriller psicologico di M. Night Shyamalan, The Visit, cimentatosi per la prima volta con un mockumentary.
 
William Brent Bell il regista del film in questione invece ne ha già girati due (a mio personalissimo parere) di gradevoli e ben confezionati, riuscendo a non impantanarsi su tematiche pur inflazionatissime: le possessioni demoniache (The devil inside) e la figura del licantropo (Wer), inserendo in entrambi la componente psicologica della schizofrenia amalgamata sapientemente al soprannaturale. Il budget più consistente quindi a rigor di logica, complice la sceneggiatura accattivante, avrebbe dovuto sulla carta supportare il nostro verso un’ evoluzione di stile, (per la serie anche l’occhio vuole la sua parte), svincolandosi dalle inquadrature in prima persona e spaziando a 360° con tutte le migliorie del caso. Queste ci sono, e lo si nota… In alcuni frangenti Brahms, la bambola con le fattezze del rampollo di casa Heelshire ( il cui nome non è scelto a caso, ed è funzionale alla colonna sonora d’atmosfera ) fa effettivamente paura, rendendo credibile anche l’interpretazione di Lauren Cohan ( che nel nostro immaginario rimarrà sempre la Maggie di Twd), terrorizzata dal cupo incedere degli eventi e da “quel vedo, non vedo” nella parte iniziale che la farà dubitare della sua stessa sanità mentale. Purtroppo la seconda parte fa scemare il tutto con un twist che irrompe decisamente invasivo , spingendo sull’acceleratore rende monchi altri spunti/aspetti della personalità di “quel ragazzo” che se ampliati sarebbero potuti essere il marchio distintivo di questa produzione. Dal mio punto di vista resta un’opera incompiuta che deluderà chi cerca contenuti più smaliziati, ma in sua difesa c’è da dire che nelle sale italiane attualmente circola di molto peggio.”

 

Ed ecco l’inquietante trailer italiano… siete pronti a fare un salto dalla sedia ?

 


 

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