Il meglio di Fabrice Luchini

Questo mercoledì protagonista dell’uscita infrasettimanale di Amicinema sarà “La corte“, il film di Christian Vincent nel quale mattatore senza uguali è il grande Fabrice Luchini.

 

E allora vi proponiamo di rivedere assieme 5 grandi interpretazioni dell’attore parigino!!


 

L’Amante Del Tuo Amante E’ La Mia Amante (1993)

Due adulteri, un’avvocatessa e un giudice, organizzano una gita sul Monte Bianco con la vana speranza che nasca l’amore tra i rispettivi coniugi. Si ritrovano tutti in tribunale a difendere, o giudicare, tre amici, spinti dalle loro peripezie sentimentali a infrangere la legge. Il modello è La Ronde (1950) di Ophuls (e Schnitzler), ma il girotondo di quest’aggrovigliata commedia è meccanico e rimane un esercizio futile di divertimento fine a sé stesso. Ingegneria di precisione, ma senz’anima.
Per questo film Luchini vince il premio César per il migliore attore non protagonista

 


 

L’albero, il sindaco e la mediateca (1993)

Il sindaco socialista di un paesino della Vandea vuole far costruire una medioteca (teatro, cinema, biblioteca, piscina, parcheggio), facendo abbattere un grande albero secolare nei pressi di una scuola dove insegna il maestro del paese, animoso oppositore del progetto. E la sola commedia di Rohmer con un aggancio socio-politico, sempre all’insegna della semplicità leggera. E solo un teatrino di idee in cui tutti hanno diritto di partecipare al balletto cantato finale.
L’ultimo dei sei film di Eric Rohmer nei quali ha recitato Luchini.

 


 

Potiche – La bella statuina (2011)

Nel 1977 Suzanne Pujol è la moglie sottomessa di un ricco industriale. Dirige la sua azienda di ombrelli con la stessa mano di ferro e lo stesso dispotismo con cui tratta i figli e la moglie. Dopo uno sciopero culminato con il sequestro del marito, Suzanne si ritrova a dover dirigere l’azienda e si rivela inaspettatamente una donna d’azione. Ma quando il marito rientra da un periodo di riposo in piena forma tutto si complica.

 


 

Moliere in bicicletta (2012)

Serge Tanneur (Fabrice Luchini), al top della carriera di attore decide di ritirarsi e trasferirsi in una piccola isola dove trascorre le giornate a pedalare in bicicletta. Dopo tre anni riceve la visita di Gauthier Valience (Lambert Wilson), attore sulla cresta dell’onda che sta mettendo in piedi la sua versione del Misantropo di Molière. Gauthier offre a Serge il ruolo da protagonista e, di fronte al suo rifiuto, gli propone di provar insieme a lui il primo atto per cinque giorni, durante i quali potrà cambiare idea.

 


 

La corte (2015)

Michel Racine è il temuto Presidente di una corte di assise. É molto severo con se stesso e con gli altri. É soprannominato il « giudice a due cifre » , perchè le sue condanne non sono mai inferiori a dieci anni. Ma ogni cosa viene sconvolta dalla comparsa di una donna, Ditte Lorensen – Coteret. Fa parte della giuria in un processo per omicidio. Sei anni prima, Racine si era innamorato di lei. Quasi in segreto. É lei l’unica donna che abbia mai amato.
Coppa Volpi a Venezia come miglior attore.

 


 

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