Fantascienza: Allucinazioni di un viaggiatore. Capitolo 5

Torna sui nostri schermi con l’iniziare della nuova stagione di Amicinema l’ineffabile “Dottor K” che continua a parlarci dei film più famosi e belli della storia di questo sottovalutato genere cinematografico !!


 

Viviamo tempi difficili durante i quali uomini di scienza ci stanno via via informando, ormai da molti anni, circa la precarietà del pianeta. Dallo scioglimento dei ghiacci al buco dell’ ozono, dalla deforestazione del polmone amazzonico, all’avanzamento dei deserti. E come se ciò non bastasse, gli uomini si uccidono per una striscia di terra promessa, si odiano e si sentono legittimati a estirpare ciò che nemmeno comprendono.
Questo sarebbe il tempo giusto per un atipico Deus ex machina come la tremenda trama de “La guerra dei Mondi“.
 
Quando un nemico comune si dimostra più forte di tutti i nemici messi insieme, allora gli uomini si uniscono per combatterlo.
Era il 1953 quando uscì questa bellissima pellicola di fantascienza ambientata in America. Film diretto da Byron Haskin, ispirato all’omonimo romanzo di H.G. Wells del 1897. Il film vinse l’Oscar per gli effetti speciali.
Nel 2005 Steven Spielberg pensò di farne il remake.
Dal 2011 è conservato nel National Film Registry come del resto altri film dei quali abbiamo trattato in questa rubrica.
 
Una pioggia di meteore che cadono in molte parti del pianeta, in verità sono involucri contenenti macchine volanti non completamente meccaniche ma con sembianze animali.
Si dimostrano subito indistruttibili, capaci di schermarsi con uno scudo invisibile rendendosi immuni da bombe e mortai e perfino dalla bomba atomica.
Avanzano lentamente a bassissima quota a gruppi di tre distruggendo tutto ciò che incontrano, cose e persone e sono così potenti che gli scienziati danno una stima di sei giorni prima che la terra venga distrutta completamente.
 
Il film trasmette molto bene il senso di impotenza degli uomini di fronte a macchine così perfette e indistruttibili. Lo spettatore, che in altri film di fantascienza aveva potuto immaginare cosa potesse fermare una simile tragedia (il fuoco, l’acqua, l’elettricità), questa volta si trova disorientato al punto di pensare che il film sta per concludersi con la fine del genere umano.
Nel film c’è anche la storia d’amore tra lo scienziato Forrester e Sylvia che faranno di tutto per cercare il punto debole di tali creature marziane ma senza successo.
 
Come in molti film dell’epoca, non si perde occasione per mettere in mostra la presunta superiorità americana in fatto di macchine da guerra; infatti è l’innovativa ”Ala Volante” a sganciare la bomba atomica sulle macchine aliene.

Chi potrà salvare la terra destinata a scomparire in sei giorni? Forse colui che la creò in altrettanti giorni?
 
In effetti anche in questo film, come in molti altri del genere, viene messa in evidenza una centralità divina alla quale ci si rivolge per trovare salvezza.
E’ una pellicola che dovrebbe far riflettere. Siamo già sotto l’attacco di macchine indistruttibili ma a differenza del film possiamo ancora fare qualcosa per salvare il genere umano. Spesso la realtà somiglia molto alla fantascienza.
 
Il dott. K

 


 

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