Fantascienza: Allucinazioni di un viaggiatore. Capitolo 4

Puntuale anche questo mese di marzo ecco ritornare sui nostri schermi l’ineffabile “Dottor K” che continua anche in questo 2015 a parlarci dei film più famosi e belli della storia di questo sottovalutato genere cinematografico !!

 

 

Gli anni ’70 per la fantascienza furono anni molto particolari. Eravamo reduci da un decennio di capolavori dove ogni film aveva una sua forte identità. Gli anni settanta sembrarono livellare la qualità e lo stile dei films in un unico genere.

Da questo stile fatto di astronavi pulite, pianeti con la nostra stessa aria, poca suspance, si arrivò a qualcosa di veramente inaspettato, una pellicola che aveva così tante idee geniali, da percepire immediatamente che ci si trovava di fronte ad un capolavoro.

Avrebbe cambiato tutte le coordinate del film di fantascienza diventando l’archetipo del nuovo genere che tuttavia nessuno tentò di imitare se non per proseguire la saga e girarne il prequel: stiamo parlando di Alien (1979 diretto da Ridley Scott).

 

Qualche puntata fa azzardavo un parallelismo tra “La cosa da un altro mondo” (1951) e “Alien”. In effetti sono molte le analogie benchè i due film abbiano epoca e stile completamente diversi.

Come il film del ’51, anche Alien è custodito nel National Film Registry.
La forte carica di suspance, la poca vibilità dell’alieno, un gruppo di persone che si organizza per combatterlo, un apparecchio per intercettare la sua presenza sono cose presenti in entrambi i film.

Con Alien inizia una nuova epoca di fantascienza tuttavia troppo spesso ricolma di effetti speciali mentre il film di Scott è girato sul set e l’alieno preparato dal bravo Hans Ruedi Giger (estetica) e dal nostro Carlo Rambaldi (meccanica), il chè lo fa assomigliare anche ad un opera teatrale.

 

Con Alien finalmente le astronavi sono anche rumorose, hanno impianti sporchi, tubi, gomiti, porte di un bianco poco convincente, corridoi isolati e da brivido, aspetto quasi gotico.
Le lente sequenze iniziali sono già l’avvisaglia di una presenza aliena che si aggira nell’astronave, inquadrano il teatro dove avverrà il dramma ed incollano da subito lo spettatore alla poltrona.
Il tema dell’ipersonno era qualcosa che mancava in modo così esplicito, e in Alien è sviluppato piuttosto bene.
Scott prende qualche spunto da “2001 odissea nello spazio” (Stanley Kubrick 1968) ma si tratta di ben poco in confronto ad una trama così nuova e sconvolgente.
Hall 9000, qui diventa Mater, è il supercomputer di bordo al quale è possibile porre quesiti.

 

Con questo film Sigourney Weaver si fa notare al punto da diventare protagonista dell’intera saga.
E’ lei che risolve il dramma e non poteva essere che una donna in effetti perchè Alien è un film al femminile. Partendo dal computer di bordo Mater, alla gestazione della creatura nel corpo dell’astronauta Kane, dalle uova sull’astronave aliena, alla forza di carattere dell’ufficiale Ripley (Sigourney Weaver).

Cosa fa di un film di fantascienza un capolavoro? Se in questo genere di film tutto è possibile, quanta straordinarietà ci deve essere perchè diventi un cult?

Ebbene, la mia opinione personale è che un film di fantascienza deve essere comunque credibile e siccome ciò in concreto non è possibile, la cosa più importante diventa la coerenza. Se il film è coerente, sia nei concetti sia nella struttura generale della trama, diventa credibile, e quindi reale.

 

Alien è un film straordinario anche se si sarebbe potuto farlo meglio ma il budget non lo permetteva. Una miscela perfetta di horror e fantascienza come i film degli anni ’50/’60 ma questa volta con la giusta malizia, con grande impatto visivo e lunghe sequenze di tremante suspance (nella scena finale ci sono 20 minuti senza dialoghi!)

In Alien l’alieno è davvero tale, è qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato, incomprensibile, disumano appunto. Incorpora tutti i nostri incubi perchè è qualcosa che può uscire da qualunque parte, anche da dentro di noi!

Il Dottor K”

 


 

Vi aspettiamo al prossimo appuntamento con la fantascienza e con il “Dottor K” e se volete leggere le precedenti puntate di questa rubrica, potete leggerle su questa pagina !!

 

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