Storie pazzesche

Mercoledì 17 dicembre “Storie pazzesche” è stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.


 

Dati Tecnici
Regia: Damián Szifron.
Cast: Ricardo Darín, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti e Erica Rivas.
Durata: 115 min

Trama del film
“Le ineguaglianze, l’ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo generano stress e depressione in molte persone. Alcune, però, esplodono. Questo film parla di loro. Vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente che all’improvviso può diventare imprevedibile, i protagonisti di STORIE PAZZESCHE oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie. Il tradimento di un marito, il ritorno a un passato sepolto e la violenza che si insinua negli incontri di tutti i giorni, portano alla follia i personaggi del film, che si abbandonano all’innegabile piacere della perdita del controllo.”


Trailer


 

Questa voce e' stata pubblicata in Film e contrassegnata con , .
  1. Carolina Garbin scrive:

    E’un film Che ho apprezzato parecchio….un film Véro…un film Che fa vedere la vera natura umana.Siamo esseri selvaggi….anche i piu controllati….sotto sotto….lo sono.Certo,non bisogna arrivare ad uccidere,il film e’estremista…..ma Io ho sempre apprezzato di piu chi esterna le sue reazioni,piuttosti Che chi si controlla sempre,covando nel cuore ira E répressione.L’episidio Che mi ha colpito di piu e’stato quello della sposa.Rivedrei il film solo per quell’episodio.

  2. emanuela dini scrive:

    Concordo con Ugo. Anche a me il film è piaciuto parecchio. Viene descritta magistralmente, e con ironia grottesca, quanto sia sottile il limite tra il reprimere la propria frustrazione/rabbia e l’esplosione della stessa, in barba a educazione e convenienze sociali. L’episodio degli automobilisti mi ha ricordato, a tratti, il mitico Duel (più raffinato e angosciante, ma ugualmente paradossale), mentre ho trovato anche una sorta di “lieto fine” negli episodi del matrimonio e dell’ingegnere bpmbarolo…quasi a sottolineare il fatto che, a volte, l’“esplodere” non è poi tanto male….Un film che condanna l’ipocrisia del perbenismo e del politically correct. Da vedere.

  3. Ugo Besson scrive:

    Un film che mi è piaciuto molto, che si aggiunge ad altri film argentini che abbiamo visto e apprezzato di recente, Medianeras di Gustavo Taretto e La ricostruzione di Juan Taratuto. Una cinematografia da tenere d’occhio, quindi.
    Questo mi è sembrato un film sull’eccesso e sul fuoco che cova sotto la superficie della vita quotidiana nelle civili e organizzate società occidentali. In genere viviamo protetti in una nuvola di convivenza pacifica, di moderazione e autocontrollo, ma sotto questa superficie quieta sono compressi sofferenze, rancori, prepotenze e ingiustizie vere o presunte, che a volte esplodono violente, come le cronache ci mostrano (e allora vicini e conoscenti tutti a dire “ma era una brava persona, gentile ed educata, nessuno se lo sarebbe aspettato …”). Ecco, nel film queste forze esplodono sempre e debordano nell’eccesso, quasi espressionistico, in un montare di effetti e reazioni, dove rabbia e vendetta ribollono calde e immediate. A volte, in situazioni snervanti ci viene da pensare “lo prenderei a pugni, spaccherei il vetro, metterei una bomba…”, ebbene, nel film questi pensieri diventano azioni, si frantuma il vetro con cui ci proteggiamo dalle tempeste degli impulsi più violenti, e scorrono disgrazie e spesso anche sangue.
    La narrazione ad episodi tiene sempre tesi e attenti allo sviluppo delle vicende e dei personaggi, che punta rapido al nocciolo del racconto, con un ritmo felice e un’alternarsi di situazioni e ambienti. Il tutto condito con evidente ironia, un po’ di esagerazione paradossale, e un pizzico di critica sociale.
    Particolarmente felice e ricco di risonanze emotive e psicologiche mi è sembrato l’episodio sul matrimonio. L’episodio delle due macchine mi è sembrato una metafora degli effetti devastanti cui può condurre un violento scontro di classe. Bravi gli attori.

    • Carolina Garbin scrive:

      Eh si!..in. Certe situazioni snervanti si arrivano a pensare cose molto brutte,anche se poi normalmente non si mettono in pratica…..ecco quindi Che sarebbe proprio meglio non arrivare a snervare o a portare alla disperazione le persone…..basterebbe a volte solo….un po piu di rispetto per i sentiment altrui……………e per le persone Che ,in fondo,non ci hanno fatto nulla di cosi male da giustificare il non rispetto. E delle tristi offese……immeritate.

      • patrizia scrive:

        purtroppo il film non sono riuscita a vederlo cmq Carolina è vero c’è molta superficialità

      • patrizia scrive:

        è vero Carol c’è molta superficialità in giro

Lascia un Commento