Magic in the moonlight

Mercoledì 10 dicembre “Magic in the moonlight” è stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.


 

Dati Tecnici
Regia: Woody Allen.
Cast: Emma Stone, Colin Firth, Marcia Gay Harden e Hamish Linklater.
Durata: 98 min

Trama del film
“La storia di un mago del palcoscenico (interpretato da Colin Firth) negli anni Venti del Novecento, la cui fiducia nel mondo empirico è messa alla prova da una giovane donna molto attraente (Emma Stone) che sostiene di essere una medium.”


Trailer


 

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  1. Riccardo Zanzi scrive:

    Woody Allen ambienta la nuova commedia negli anni ’20 patinati e un po sognati: i rossi tramonti della Costa Azzurra, le ville e gli interni da favola, le auto, i maglioni a V , le musiche e… la magia. Come Eduardo nella “Grande Magia” riflette su illusioni e realtà, sull’amore e la compatibilità col partner. Con l’abituale corollario psicologico, grazie anche all’ottima scelta degli interpreti, Allen, nello scontato finale, ci regala il meglio della sceneggiatura per il piacere del pubblico d’età. Tre dialoghi (splendido quello del protagonista con la zia) che con gradevole eleganza chiudono il film. Se questo è un regista al tramonto, ce ne fossero!

  2. Ugo Besson scrive:

    Non è un gran film né uno dei migliori di Allen, ma è comunque una commedia gradevole, ben recitata e condotta con stile, in un’ambientazione sobria e rarefatta da anni ’20. Con leggerezza e ironia Allen introduce alcuni temi esistenziali tipici della sua opera, come il senso della vita e del mondo, il rapporto fra pensiero razionale e credenze nel soprannaturale, fra illusioni e realtà. Si vive meglio o si è più felici se ci si pensa inseriti in un contesto ultramondano di presenze e significati, oppure queste sono solo ingannevoli illusioni astutamente vendute ai più ingenui? Poi, immancabile, il tema si innesta su una delicata vicenda sentimentale e si applica al problema dell’amore e della scelta del partner. La scelta deve essere basata su argomenti pratici di compatibilità di abitudini, gusti e stili di vita oppure su quegli impulsi di attrazione e fascino per quel sorriso, quello sguardo, quei modi, che travolgono con emozioni speciali che il pensiero scientifico non riesce a spiegare? Lo sviluppo della vicenda è un po’ scontato ma comunque coinvolge perché è sostenuto da bravi attori e da scene e dialoghi semplici, diretti e ricchi dell’abituale simpatica arguzia dell’autore.

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