Pazza idea

Mercoledì 3 settembre “Pazza idea” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.

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Dati Tecnici
Regia: Panos H. Koutras
Cast: Kostas Nikouli, Nikos Gelia, Yannis Stankoglou, Marissa Triandafyllidou e Patty Pravo.
Durata: 123 min

Trama del film
“Il film racconta la storia di Danny, 16 anni e Odysseas, 18 anni, stranieri nel proprio paese dopo la morte della loro madre albanese. Attraversano la Grecia per trovare il loro padre greco e costringerlo a riconoscerli ufficialmente. Sulla strada dovranno affrontare i fantasmi del proprio passato, la crudeltà degli uomini per realizzare a qualunque costo il loro sogno.”

 

Trailer


 

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  1. Vito Capozzo scrive:

    Il film é un viaggio, una crescita, uno scontro con la difficile realtà di ogni giorno. Ci sono le atmosfere alla Almodovar del popolo gaio, ma che deve convivere e difendersi dai fascisti di Alba Dorata. Due fratelli partono per una ricerca del padre che non li ha riconosciuti, li ha abbandonati da piccoli, la madre ha avuto una vita tormentata. Ben disegnato il rapporto tra i due fratelli, all’inizio molto conflittuale, per poi diventare un sostegno e punto di riferimento reciproco. Un film interessante con musiche italiane in sottofondo (Raffaella Carrà e Patty Pravo). E Nicoletta Stramelli ci regala anche una piccola comparsata in questo film.

  2. Cristina Bellosio scrive:

    “Pazza idea” è il titolo italiano di un film greco che nella versione originale si intitola “Xenia”, ossia ospitalità, accoglienza. Questa chiarificazione ci aiuta a comprendere che dietro all’atmosfera divertente e leggera del film si cela la volontà del regista di parlare del suo paese, la Grecia, dove la capacità di accoglienza e di ospitalità del “diverso” ( omosessuale) e dello straniero (albanese) sono potentemente messe in discussione da una destra xenofoba che prende sempre più forza e potere. In un paese investito dalla crisi economica, ma anche sociale
    ( disintegrazione della famiglia ) il sentimento di amore fraterno appare come l’unica arma per la soppravvivenza.
    Non si può che provare empatia per questi due fratelli, che pur così diversi nel loro modo di essere e di affrontare il mondo, si accettano e si accolgono reciprocamente, fino a scoprire nel loro rapporto il vero senso della solidarietà.

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