Music Emotions: la grande musica classica al cinema

Come gruppo Amicinema siamo sempre curiosi ed aperti a sperimentare nuove contaminazioni tra cinema e altre forme artistiche… magari il risultato e’ deludente, magari invece e’ una piacevole sorpresa.
Per questo vi abbiamo proposto lo scorso anno le mostre d’arte al cinema (con un ottimo gradimento) e qualche settimana fa abbiamo voluto provare l’effetto di ascoltare la musica classica in una sala cinematografica.

 

L’occasione e’ stata la rassegna dello Spazio Cinema con la musica della Filarmonica della Scala, in programma dal 5 febbraio al 13 aprile (all’Apollo e al Capitol e all’Anteo alla domenica mattina).
Per tutte le informazioni e per il programma completo potete consultare la pagina http://www.spaziocinema.info/news/music-emotion… questa settimana ad esempio potrete ascoltare musiche di Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms dirette dal maestro coreano Myung-Whun Chung.

 

Ad inizio febbraio abbiamo cercato tra di voi un volontario per essere il nostro inviato speciale per assistere al concerto diretto da Daniel Harding… spazio allora alle impressioni e alle emozioni di Sabrina Nidasio che ci ha mandato questo articolo !!

 

La rassegna “MusicEmotion” 2014 tenutasi al cinema Anteo domenica in cui era possibile “vedere” la Filarmonica dellaScala al cinema mi ha subito incuriosito e solleticato un emozione forte e sincera: che bella cosa da farsi di domenica.. e anche che cosa particolare !!

Andare al cinema con l’intento di ascoltare affina i sensi, si mettono in moto parti che mai penseresti di utilizzare..
Appena lo schermo si illumina e si vedono le prime immagini il cervello è come se si orientasse verso una dimensione diversa e ti domandasse: che succede ?.. manca qualche cosa ?, dove sta la trama e i protagonisti ?, e le immagini che fulminee si susseguono.. dove sono ?

Stavo vedendo un genere di film diverso, unico. Ambientazione: un palco.
Regista: uno dei migliori direttori d’orchesta che con le sue espressioni e la sua passione ti spiegava ogni attacco ogni partitura.

I protagonisti: i musicisti– nei loro seri e dignitosi vestiti, di loro vedevi solo le mani, il correre furtivo sui loro strumenti, la loro concentrazione era palpabile e visibile. Il pianista: con il corpo tutt’uno con i tasti che danzavano sotto le dita precise e sicure. E poi io spettatore.. spettatore quasi di soppiatto, quasi di nascosto, come se non dovessi essere vista svolazzavo tra quelle note come note stesse e tutto sembrava così reale da quasi applaudire alla fine dell’esecuzione.

Sentimenti vari sono arrivati alla superficie.. gioia, stupore, stranezza di esser al cinema a sentire laFilarmonica.. sono stati momenti molto belli e da ripetere.

All’inzio nella parte parlata il sonoro era troppo alto ma poi con inizio dell’esecuzione tutto è andato bene.
Grazie per avermi dato questa gioia .. e spero ancora in altre occasioni.

 


 

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