10 pugili della storia del cinema

Abbiamo preso e rielaborato a modo nostro questo articolo del sito ComingSoon visto che ci permette di fare un nuovo piacevole viaggio nel cinema del passato e nei protagonisti di tante pellicole che ci hanno emozionato. 

Lo spunto è l’uscita in sala de Il grande Match, storia della riaccesa rivalità fra due vecchie guardie del ring, interpretate da Sylvester Stallone e Robert De Niro, e questo ci ha fatto venir voglia di ripercorrere la classifica delle migliori (o piu’ famose) performance pugilistiche di sempre.

 

10: Will Smith in Alì

Nel 2001 Michael Mann decide di raccontare dieci anni della vita di Cassius Marcellus Clay Jr., che è stato campione dei pesi massimi dal 1964 al 1967  – e poi dal 1974 al 1978 – e che, convertendosi all’Islam, ha cambiato il proprio nome in Muhammad Alì.
Per interpretarlo Will Smith ha messo su diciassette chili di massa muscolare, guadagnando credibilità, una nomination all’Oscar e la gratitudine da parte della produzione per essersi abbassato il salario.

 

9: Denzel Washington in Hurricane

Hurricane (uragano) era il soprannome di Rubin Carter, pugile afroamericano passato tristemente alla storia per aver trascorso quasi vent’anni in prigione con l’ingiusta accusa di triplice omicidio.
A lui Bob Dylan ha dedicato il brano d’apertura dell’album “Desire”, diventato il main title del film di Norman Jewison.
Denzel Washington si avvicina al ruolo all’età di 44 anni e si prepara allenandosi con veri pugili e concentrandosi sulla rabbia del personaggio, vittima di odio e razzismo.

 


 

8 : Kirk Douglas ne Il grande campione

Fra gli uomini tutti d’un pezzo in cui si è calato Kirk Douglas in quasi sessant’anni di carriera, non poteva mancare un fuoriclasse della boxe.
Anche se non si tratta di un personaggio eccelso, il ruolo del pugile Midge de Il grande campione permette al papà di Michael Douglas di conquistarsi la giusta notorietà.
Siamo nel 1949 e per questa storia di peccato e castigo l’attore si mette a sollevare alacremente pesi, sviluppando in particolare i pettorali.

 

7: Russell Crowe in Cinderella Man

Molto spesso i film sui pugilato hanno un coté malinconico e si intrecciano con storie di povertà e umiliazione. E’ il caso di Cinderella Man di Ron Howard, cronaca del ritorno in auge, nel tentativo sconfiggere la miseria durante la Grande Depressione, di James J.Braddock. La parte ha costretto Russell Crowe a mettersi a dieta. La forza della sua performance, tuttavia, sta anche nell’intensità con cui racconta la determinazione e sensibilità di un uomo capace di mettersi completamente in gioco.

 

6: Robert Ryan in Stasera ho vinto anch’io

Forse non tutti sanno che, prima di diventare attore per il cinema e per il teatro, Robert Ryan ha fatto l’operaio, ha lavorato in un ranch ed è stato campione di pesi massimi. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di rendere credibile il Bill “Stoker” Thompson di uno dei più convincenti film in bianco e nero sul pugilato: Stasera ho vinto anch’io.
Diretto da Robert Wise, l’attore ha dato vita a un personaggio animato dalla sete di primeggiare, qualità totalmente estranea al suo animo di noto pacifista.

 

5: Paul Newman in Lassù qualcuno mi ama

Con il pugile di Stasera ho vinto anch’io, il Rocky Graziano di Lassù qualcuno mi ama ha in comune la regia di Robert Wise.
In questo secondo film, il boxeur protagonista è però realmente esistito e a interpretarlo è stato un attore ben più famoso. Eppure non era Paul Newman la prima scelta dei produttori, bensì James Dean, che avrebbe portato con sé anche il collega Sal Mineo. In pochi volevano il divo dagli occhi blu, che all’epoca aveva all’attivo soltanto un kolossal epico-religioso intitolato Il calice d’argento che al botteghino si era rivelato un disastro.

 

 

4: Hilary Swank in Million Dollar Baby

Hilary Swank non è l’unica attrice cinematografica ad essersi cimentata nel pugilato, ma la sua performance in Million Dollar Baby è sicuramente fra le più convincenti. Lo ha notato l’Academy, che le ha tributato l’Oscar come  miglior attrice protagonista nel 2005, e se n’è accorto Clint Eastwood, che le ha affidato la parte di Maggie Fitzgerald, ragazza che ambisce al titolo di campionessa dei pesi welter.
Per la Swank la sfida più grande non sono gli incontri, ma le scene in ospedale, in cui si finge paralizzata.

 

3: Sylvester Stallone in Rocky

“Adrianaaaaaaaaaa”… chi non ricorda l’urlo di Sylvester Stallone nel primo film della serie ?
Lungo una saga durata sei film, Rocky Balboa ha conquistato un posto unico tra il grande pubblico come il pugile piu’ amato e popolare di sempre.
I critici potranno storcere il naso davanti alla qualità complessiva delle sei pellicole, ma l’interpretazione di Stallone, la musica di Bill Conti (“Gonna Fly Now”) e alcune scene “mitiche” (l’allenamento sulle scalinate del Museum of Art di Philadelphia) hanno consacrato questo personaggio nella storia del cinema.
E comunque Rocky vinse nel 1976 l’Oscar come miglior film dell’anno.

  

2: Robert De Niro in Toro scatenato

Il biopic che Martin Scorsese ha liberamente tratto dal libro di Jake La Motta “Raging Bull: My Story” è probabilmente il film sulla boxe più famoso dopo i vari Rocky.
Nella lista dei migliori 100 film statunitensi dell’American Film Institute è arrivato al quarto posto e il merito è soprattutto di Robert De Niro, che prima di vincere l’Oscar è andato incontro a una profonda metamorfosi fisica che ha reso a volte difficoltosa la sua recitazione: 30 chili di grasso in pochi mesi.

 

1: Charlie Chaplin in Luci della città

Anche se già in Charlot Boxeur Charlie Chaplin aveva indossato i guantoni, la scena di boxe più memorabile della sua carriera resta quella di Luci della città, uno dei suoi film più malinconici.
Dimostrando di non essere assolutamente a proprio agio sul ring, l’omino con i baffi e i piedi a papera si incolla alla schiena dell’arbitro e colpisce l’avversario con la testa oltre che con le mani. Qualche colpo efficace, nonostante tutto, riesce stranamente ad assestarlo.

 

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