Acciaio

Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Acciaio”.

 

Dati Tecnici
Regia: Stefano Mordini
Con: Michele Riondino, Vittoria Puccini, Matilde Giannini e Anna Bellezza.
Durata: 95 min


 

Trama del film
“Dal romanzo omonimo di Silvia Avallone.
Di qua l’acciaieria che lavora ventiquattro ore al giorno e non si ferma mai. Di là, l’isola d’Elba, un paradiso a portata di mano eppure irraggiungibile. In mezzo, né di qua né di là, Anna e Francesca, piccole ma già grandi, un’amicizia potente ed esclusiva quanto l’amore. Lo stesso amore che tiene in piedi Alessio, il fratello di Anna, operaio fino al midollo che si ostina a pensare all’unica ragazza che non può avere, il sogno della sua vita, Elena. Ed un giorno l’amore arriva, potente ed inaspettato per tutti e la vita prende un’accelerata improvvisa, finché si incrina, sanguina, si spezza.”

 

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=dOsML36v2AI

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  1. Vito Capozzo scrive:

    Dopo: “La classe operaia va in paradiso” (1971 regia di Elio Petri) e “Romanzo popolare” (1974 regia di Mario Moniceli) ecco un altro film sulla fabbrica e gli operai, Mentre i due film degli anni’ 70 avevano una una visione anche politica della contrapposizione tra classe operaia e dirigenziale, qui ci troviamo dei lavoratori in lotta con problemi quotidiani, al’interno dell’insediamento produttivo, nella propria vita privata.
    Si analizza anche la vita di due ragazze adolescenti, sono vittime delle insoddisfazioni, frustrazioni e cattiverie degli adulti.
    E’ un bel film, vale la pena vederlo.

  2. Elena Costa scrive:

    Decisamente un film sulla classe operaia, fra le acciaierie Lucchini di Piombino, in una vita desolata e priva di speranze. Il ciclo dell’acciaio e gli altiforni fan da contrasto ai sentimenti umani, senza coincidere mai.
    Una narrazione cruda e realista dove uniche vie di scampo sono, quella negativa, rubare per arrotondare il salario o rubare in lavori loschi (vedi il padre) oppure sognare una fuga verso un altrove che, simbolicamente nel finale porta all’Isola d’Elba…neppure tanto lontana, basta averne il coraggio.
    Nel frattempo vite desolate, unici divertimenti droga, sesso, spogliarelli. Attori, sceneggiatura, musiche decisamente di ottimo livello. Non avendo letto il romanzo non ho mezzo di paragone.
    Si viene coinvolti in queste vite dure e scellerate pensando al destino che per alcuni è veramente avverso. Il mondo è dei vecchi, dice la protagonista….solo se si crede nella possibilità di cambiamento si può forse riuscire a sopravvivere diversamente e lo studio è altra possibilità positiva.
    Per ognuno c’è un isola felice e non lontana che ci aspetta sulle sue sponde.
    Vale la pena vederlo anche se è decisamente un film crudo e doloroso.

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