Molto forte, incredibilmente vicino

Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Molto forte, incredibilmente vicino”.

 

Dati Tecnici
Regia: Stephen Daldry
Con: Thomas Hornl, Tom Hanks, Sandra Bullock, Max von Sydow, Viola Davis, John Goodman e James Gandolfini.
Durata: 129 min

 

Trama del film
“Tratto dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer (2005). Oskar Schell ha 9 anni, si veste di bianco, ama le invenzioni e la fotografia. Suo padre è morto nell’attacco terrorista alle Torri Gemelle. Incapace ad elaborare il lutto, il ragazzo gira allora per New York con la sua macchina fotografica e con la chiave, che ha scovato per caso nel magazzino del padre, alla ricerca di una misteriosa porta che, se aperta, dovrebbe svelargli l’ultimo messaggio paterno.”

 

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=UC68gtcLOSM

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  1. Stefano Chiesa scrive:

    Quasi una sorta di purificazione collettiva dell’America dagli incubi dell’11 settembre, rappresentata dal viaggio di formazione newyorkese del piccolo Oskar Schell, “Molto forte, incredibilmente vicino” è un discreto film con le sue luci e le sue ombre.
    Mi è piaciuta una certa misura/pudore nell affrontare l’indicibile tema degli attacchi alle Torri Gemelli, le interpretazioni di Thomas Horn (bravissimo davvero), Max von Sydow (un viso pieno delle cicatrici dell’esistenza) e, udite udite, anche di una intensa Sandra Bullock.
    Allo stesso tempo quel giusto mezzo nella rappresentazione mi ha causato una certa freddezza o anaffettività verso i personaggi e la vicenda.
    La schematicità della sceneggiatura (il dover superare tutte le proprie paure, i ponti, il metro, l’altalena) impedisce al film di arrivare al cuore delle spettatore, se non in pochi intensi momenti, e l’emozione che il regista Stephen Daldry vorrebbe suscitarci rimane purtroppo confinata solo nei nostri occhi.

  2. Elena Costa scrive:

    Tratto dall’omonimo romanzo di J.Safran Foer ci parla della rielaborazione di un dolore post traumatico. Oskar ha perso il padre nella caduta delle Torri Gemelle e questa perdita improvvisa, legata a molti altri particolari importanti che man mano vengono a galla nella vicenda, lo fanno reagire in maniera compulsiva, all’affannata ricerca di qualcosa da aprire con una chiave scoperta per caso nel guardaroba del padre.
    E’ molto doloroso e molto bello questo film. La critica è rimasta tiepida perchè si ostina a voler fare il paragone fra il libro e il film. Ma non ci sarà mai un film uguale ad un libro, anche perchè se ne fa una sceneggiatura (io ho alla spalle anche un corso di sceneggiatura…ne capisco qualcosina…) e per forza di cose si deve mutare l’assetto. Ma ciò che conta è il messaggio e qui è dato magnificamente, in una New York stupenda, con attori espressivi e bravissimi…
    Un film che tocca il cuore, che mette spalle al muro col dolore umano….Certo non è una passeggiata e si piange…ma è un bellissimo film!

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