Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Ciliegine”.
Dati Tecnici
Regia: Laura Morante
Con: Laura Morante, Pascal Elbé, Isabelle Carré e Patrice Thibaud.
Durata: 111 min
Trama del film
“Amanda è convinta che gli uomini siano tutti inaffidabili. Il solo modo per proteggersi è non abbassare mai la guardia, ogni minimo gesto può essere un indizio, un preludio al peggio. Ma poi incontra Antoine. Con lui Amanda sembra un’altra, tenera e gentile. Come si spiega la sua improvvisa metamorfosi? Amanda si sente al sicuro, perché crede che Antoine sia gay. Solo che Antoine non lo sa.”
D’accordo, questa volta sarò spietata. Non ne posso più di questo genere di film ad alto tasso di glucosio, Ciliegine, Piccole bugie tra amici, To Rome with Love, Midnight in Paris …. una summa di banalità, tutte cose già dette, soliti stereotipi, nessuna vera analisi dei rapporti umani, nessuno spessore (rimando a Bergman e Antonioni). Film “carini”, nulla di più. Cosa ci dice di nuovo la Morante con questa storia scontata e banale, che francamente a me pare un’abile operazione di marketing? E Woody Allen con la sua mania ossessiva compulsiva di fare un film all’anno? Io dico che lo fa perchè ormai nessuno psicologo di New York lo vuole più avere come paziente e lui sfoga le sue nevrosi facendo film e sfruttando la sua popolarità!
Troppo cattiva? Può darsi, ma per me il cinema è un’altra cosa.
Laura Morante per questa sua prima regia (girato e prodotto in Francia) ha deciso di seguire alcune tematiche molto cara al cinema transalpino, ovvero la capacità di trattare con il sorriso (anche amaro a volte) della commedia temi come l’amore, i rapporti uomo donna, l’amicizia, il senso della vita.
Questo film mi ricorda molto “Emotivi Anonimi” e non e’ un caso se come trait d’union e’ presente la stessa attrice Isabelle Carre’.
“Ciliegine” e’ un film gradevole, non volgare, classico nelle inquadrature (tante dissolvenze) con qualche momento acuto e efficace anche a livello registico (il finale ad esempio).
La storia purtroppo parte da un pretesto (un classico anche questo gioco degli equivoci) che poi viene dilatato a dismisura durante tutto il resto del film mostrando un po’ il fiato corto e generando a volte, almeno in me, un po’ di tedio. Forse la Morante (che tratteggia come sempre un prototipo di donna nevrotica) avrebbe dovuto rivolgersi a qualche sceneggiatore piu’ capace.
In ogni caso se volete passare qualche ora in rilassatezza, magari discutendo con il vostro partner dei rapporti uomo-donna, soprattutto dei piccoli momenti quotidiani che li compongono, beh questo e’ il film giusto da scegliere.
Una curiosità, il titolo francese “La Cerise sur le gâteau” (la ciligina sulla torta) rende secondo me meglio di quello italiano il significato del film. Sia per indicare appunto la ciliegina che l’ex compagno della Morante ruba dal dolce durante la cena di anniversario che il tocco finale che consente la perfezione del rapporto e della vita.