George Melies e la fantasia al potere

Chi si unirà agi Amicinema mercoledi’ sera per la visione di Hugo Cabret o chi se lo vedrà per conto proprio, potrà conoscere uno dei personaggi piu’ incredibili della storia del cinema di tutti i tempi, ovvero Georges Méliès (nel film interpretato da Ben Kingsley).

Su di lui ci sarebbe da scrivere un romanzo (in effetti c’e’ una specie di sua autobiografia romanzata) oppure si potrebbe girare un film perche’ la sua vita e’ un trionfo di gustosi anneddoti.

 

Melies e’ riconosciuto come uno dei padri delle settima arte, subito dopo i Fratelli Lumière, sia per la sua fervida immaginazione e sia perche’ ha introdotto alcune delle tecniche piu’ utilizzate nell’ambito cinematografico (una per tutte il montaggio).

Melies inizia la sua attività come mago illusionista nel prestigioso Teatro Robert-Houdin a Parigi, ma ben presto viene affascinato dall’invenzione dei primi strumenti cinematografici e decide di creare una cinepresa in proprio per poter girare in autonomia filmati.

 

La sua prima opera che varca le soglie del successo e’ in effetti legata al mondo della magia, “The Vanishing Lady” e’ del 1896 e mostra un esercizio di sparizione/apparizione che sfrutta a pieno il “trucco” tecnico del montaggio.

 


 

Questo “trucco” e’ appunto possibile solo con la macchina da presa, la donna nascosta sotto un telo viene fatta sparire, interrompendo la ripresa, facendola andare e riprendendo a filmare come se non ci fosse stato nessun intervallo. E’ appunto il piu’ antico esempio di montaggio nel cinema.
 
Secondo la sopracitata autobiografia romanzata, Melies avrebbe scoperto il montaggio accidentalmente, mentre stava filmando all’aperto, presso place de l’Opéra a Parigi: a un certo punto la cinepresa si sarebbe accidentalmente inceppata e poco dopo ripartita; nella fase di sviluppo poi Méliès si accorse con stupore che arrivato al punto in cui stava filmando il passaggio di una carrozza, questa improvvisamente scomparve per fare posto a un carro funebre.

 

Leggenda e verità si mischiano nella sua storia come nei circa 1500 film che lui girerà tra il 1896 e il 1914 nel suo studio a Montreuil, un enorme teatro di posa cinematografici dove gli attori (spesso lo stesso Méliès) recitavano di fronte a scenografie appositamente dipinte, secondo la tradizione delle esibizioni di magia e del teatro musicale.

 

Melies e’ ritenuto anche il padre della fantascienza, infatti il suo film più noto è “Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune)” (1902).
Ispirato dall’opera di Jules Verne e di  H. G. Wells, visto con gli occhi di oggi e’ quasi ridicolo, ma per l’epoca era un film spartiacque, pieno di passione e di trovate cinematografiche.  Nel filmato qui sotto potrete vedere la prima apparizione degli alieni al cinema !!!

 


 

Ovviamente il sonoro che trovate nel filmato e’ stato inserito solo recentemente in quanto all’epoca i film erano muti e la musica veniva suonata direttamente da un orchestra al cinema (avete tutti visto “The artist” no ?)

Una curiosità tra le tante: il film fu il primo caso di pirateria, visto che alcuni agenti di Thomas Edison corruppero il proprietario di un teatro a Londra per ottenere una copia di Viaggio nella Luna, dalla quale Edison stampò centinaia di copie per proiettarle a New York, senza pagare nulla a Méliès.

 

Nel 1925 Melies ritrovò una delle sue principali attrici, Jeanne d’Alcy che aveva un chiosco di dolci e giocattoli alla stazione di Paris-Montparnasse. I due si sposarono e si occuparono insieme del chiosco. 
Nel 1931 ricevette la Legion d’Onore direttamente dalle mani di Louis Lumière. Morì nel 1938 e fu sepolto al cimitero di Père Lachaise a Parigi.

 

E nel 2012 lo ritroveremo ormai anziano riaccendere per una ennesima volta la magia del cinema in “Hugo Cabret”, il bellissimo film di Martin Scorsese.

 

Buon cinema a tutti !!!

 

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