Colonne (im)portanti

Chi tra noi, semplici appassionatidi cinema , ascoltando tre semplici cupe note ripetute non immagina l’imperioso e angosciante incedere di Dart Fener? Oppure ha corso, anche solo per prendere un autobus, suonandosi mentalmente “Gonna Fly Now” (il pezzo di Bill Conti), immaginandosi un po’ Rocky sulla scalinata del Museum of Art di Philadelphia oppure il “momento di gloria”  scandito da Vangelis?  O chi sentendo un’aria da circo non ha le visioni giocose e surreali di “8 1/2” di Fellini?

Ci struggiamo, gasiamo, innamoriamo, emozioniamo, viviamo  sentendo colonne sonore e rievocando le immagini!

Ci sono film capolavori proprio perché l’unione, con musiche originali, è perfetta, penso a “C’era una volta in America” oppure “Colazione da Tiffany” , “Schindler ‘s List”, “Luci della Ribalta”, “Il te nel deserto”  giusto per citare i primissimi che mi vengono in mente (e volutamente non cito film musicali perché sono un genere a parte) !

“Giù la testa” sarebbe stato quello che è  senza l’emozionante musica di Morricone?  “Nuovo Cinema Paradiso” è struggente, nostalgico, emozionante  con quella musica così intima e toccante, senza come immaginarselo?

Film indimenticabili e musica connessi e che si arricchiscono vicendevolmente rievocati, dall’immagine o dal sonoro a seconda dei casi !

 

Ci sono sodalizi per i quali ringraziamo il cielo,  perché ci hanno regalato emozioni fuori dal comune: Leone-Morricone, Williams-Lucas e ancora Williams- Spielberg, Fellini-Rota  tra i più proficui , e tra i più recenti Hisaishi- Miyazaki: da brividi la scena del treno sull’acqua de “La Città Incantata “ con il pezzo “The Sixth Station” di Joe Hisaishi!

E recenti in Italia Nicola Piovani e Roberto Ciotti  sono i principali autori italiani che hanno creato sodalizi di grande successo e impatto emotivo con Benigni , Moretti e Bertolucci il primo,  Salvatores per Ciotti, sodalizi che hanno contribuito a dare una bella benefica sferzata al cinema italiano d’autore (“La vita è bella”, “Marrakesh Express”).  Ma anche piccoli successi “una tantum”  che hanno segnato le nostre vite: come guardare il mare e non pensare al “Mediterraneo”  rievocando il pezzo grecizzante di Giancarlo Bigazzi (ex Squallor) ?

 


 

Sodalizi con particolari generi musicali  sono spesso  la firma del regista ,  Woody Allen e le varie interpretazioni jazzistiche hanno di volta in volta dato il ritmo giusto al suo particolare flusso di coscienza!

Musiche originali per film sono diventati veri e propri pezzi classici, interpretati e rivisitati da vari musicisti nel mondo, mi vengono in mente giusto le varie reinterpretazioni dei pezzi di John Williams   e una rivisitazione di Pat Metheny di “Nuovo Cinema Paradiso” .

E ci sono film che sembrano avere davvero dei classici come colonne sonore e invece sono originali, e questo non perché scopiazzati, ma perché semplicemente belli! (“Lezioni di Piano”, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, “Orgoglio e Pregiudizio” con Dario Marianelli Premio Oscar per la musica!))

E  film, famosi o meno, dove si vive  (e si muore) di musica sublime (“La doppia vita di Veronica”, “Round Midnight” , “Shine”).

 

La musica è così potente che  non serve neanche un pezzo originale, basta il giusto mix a sottolineare, enfatizzare, completare… o generare shock in un film:  in “Arancia meccanica”,  “La gazza ladra” e la “Nona” di Beethoven sono lo shock giusto per sottolineare la leggerezza nella pesantezza. Cosa avrebbe potuto renderlo meglio se non la musica?  E la perfezione di “Barry Lyndon” chi la rende se non Schubert, Mozart, Hendel o Bach?

E mica solo la musica classica! C’è un enorme repertorio di successo di mix pop e jazz di colonne sonore in tutto il mondo, perfino l’emergente cinematografia cinese, coreana, giapponese si affida con maestria a compilation !

E in Italia Sorrentino è il regista che più si affida a questi mix con grande successo, seppur,  personalmente, per me il meglio è raggiunto dalle musiche originali di  Catalano (altro italiano famoso nel mondo!) ne “Le Conseguenze dell’Amore”.

E ogni tanto la colonne sonora travalica il film,  vive di vita propria: la bossa di  “Metti una sera a cena” è diventata più famosa del film per il quale il pezzo è stato scritto (ancora una volta il nostro Morricone, e va beh, è il mio mito e non sono  così originale!)

 


 

A volte film un po’ “incompleti” ottengono una marcia in più per far breccia, anche nei critici, proprio grazie a colonne sonore giuste, penso anche a  “Forrest Gump” e alla colonna sonora di Alan Silvestri, un pezzo magistrale, che unito alla carrellata di pezzi pop ‘60/’70,  ha coronato il successo di un film che lascia indifferenti molti!

E ci sono autori come Dave Grusin,  Hans Zimmer , Mark Isham e altri che hanno coronato gran bei film ( e anche fatto  la fortuna di tante commedie o drammoni, magari un po’ scialbi)  con pezzi meritevoli che hanno dato il giusto sound per far emergere il meglio del film  (“Sul lago dorato”, “Il campione” e “L’amore non va in vacanza”, che cito soprattutto perché Zimmer onora il nostro Morricone!)

Infine una piccola citazione, una commedia divertente dove le cantanti jazz la fanno da padrone è “Kissing Jessica Stein” :il brio di questa piccola commedia è proprio il risultato di quello che può fare una giusta colonna sonora!

 

Bene, mi fermo, ci sarebbe tanto da dire ma a questo punto ho messo tanta tanta carne al fuoco, ho dimenticato tanti, anche grandi autori e grandi film con musiche eccezionali,  punitemi…..ma ripercorrere le colonne sonore è ripercorrere  la stessa storia del cinema,  ma forse ho dato qualche spunto.

A voi altri consigli!

 

(P.S. Ringrazio i miei colleghi Alberto  e Stefano Marmugi , che ho scoperto davvero esperto di cinema: conversando con loro ho tratto ottimi spunti!)

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